L’auditorium di Centuripe intitolato a due valorosi carabinieri

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L’amministrazione comunale di Centuripe, guidata dal sindaco Salvatore La Spina, ha inteso intitolare l’auditorium comunale a due carabinieri trucidati nel 1949 a San Cipirello, in provincia di Palermo, per mano di appartenenti al banditismo che in quegli anni scorrazzavano nella Sicilia post bellica.

Si tratta dei carabinieri Giuseppe Fiorenza e Giovanni Calabrese, il primo originario del piccolo centro della provincia di Enna, il secondo di Modica, nel ragusano. L’estate del 1949 è stata fortemente connotata dal banditismo con gli attentanti messi a segno dalla banda Giuliano. Dopo pochi giorni dalla strage di Bellolampo ed a poco più di un mese dalla strage di Portella della Paglia, il 25 agosto di quell’anno avvenne infatti il duplice omicidio dei due militari. Il duplice assassinio organizzato dalla banda di Salvatore Giuliano nei confronti di Giuseppe Fiorenza e di Giovanni Calabrese, due carabinieri in servizio presso la Stazione di San Cipirello, si materializzò con raffiche di mitra e dall’esplosione di numerose bombe a mano scagliate contro di loro intorno alle ore ventuno di quella sera di fine estate. L’agguato risultò ben organizzato e pianificato in ogni dettaglio in quanto emerse che i banditi sapessero con precisione quali fossero i movimenti dei due carabinieri e come fossero organizzati gli spostamenti e le uscite dalla caserma che avvenivano, appunto per evitare attentati, a coppie e distanziati l’uno dall’altro. Questi accorgimenti purtroppo non furono sufficienti e Fiorenza e Calabrese, morirono durante un violentissimo conflitto a fuoco durato parecchi minuti, rendendo vani i rinforzi richiesti da San Giuseppe Jato. Il carabiniere Fiorenza cessò di vivere ancor prima di accasciarsi al suolo, mentre Calabrese, dopo un ricovero d’urgenza all’ospedale militare di Palermo, morì all’alba dell’indomani per le gravi ferite riportate. Del duplice omicidio furono indentificati come esecutori Giuseppe Cucinella, Isidoro Bruno, Giovanni Genovese, Giuseppe Delizia e Domenico Oliveri.

Alla lodevole iniziativa voluta dal Comune di Centuripe, altamente simbolica, hanno presenziato, oltre ad una rappresentanza del Comando provinciale di Enna, anche alcuni familiari dei caduti che hanno espresso parole di elogio nei confronti dell’Arma dei Carabinieri, soprattutto per quei valori che da sempre porta avanti anche a sacrifico della vita come occorso ai due militari di San Cipirello.

 


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