Le partite IVA strizzano l’occhio al Regime forfettario

Condividi l'articolo su:

Il nuovo Regime forfettario, con soglie d’ingresso portate a 65 mila euro, è una “riforma fiscale” che potenzialmente è in grado di attirare 500 mila professionisti e un milione di piccoli e micro-imprenditori.

Al momento non c’è un automatismo che porti a dire che tutti questi numeri si convertiranno al Regime forfettario, ma il trend prevede che la cifra sia destinata a crescere in modo esponenziale.

Si annuncia una fuga dalla “vecchia Irpef”, anche perché la Legge di bilancio prevede per il prossimo anno l’innalzamento dell’asticella delle soglie del regime forfettario a 100 mila euro. Proprio per evitare questo, il Governo ha intenzione di introdurre un nuovo paletto nel “Decreto Crescita” di prossima discussione.

In ogni caso la fuga verso la flat tax è già in corso dal 2015, anno in cui è entrato in vigore il regime forfettario, con quest’ultimo, che a differenza dal regime dei minimi, consente l’ingresso anche a chi ha già la partita IVA aperta, come spiegato nella guida realizzata da Danea, che da anni opera nella realizzazione di software gestionali per aziende, artigiani e liberi professionisti.

Le novità introdotte nel Regime sono state approvate con la Legge 145/2018, con cui sono stati abrogati i due requisiti relativi le spese per lavoro dipendente e per i beni strumentali, mentre il limite dei ricavi e dei compensi è stato innalzato a 65.000 € per ogni genere di attività.

Queste modifiche sono valide dal primo di gennaio del 2019: per chi è già in attività i requisiti vanno verificati sulla base dei dati dell’anno 2018, mentre per chi avvia una nuova attività i requisiti vanno verificati utilizzando dei dati presunti.

Come conseguenza, il superamento del limite di 65.000 €, determina la fuoriuscita dal regime a decorrere dall’anno successivo, indipendentemente da quanto sia lo sforamento.

La Legge di bilancio 2019 ha aggiornato anche l’elenco delle cause di esclusione, che non è consentito per le persone fisiche che si avvalgono di regimi speciali IVA o di regimi forfettari di determinazione del reddito, ai soggetti che in via esclusiva o prevalente fanno cessione di fabbricati o porzioni di fabbricato e ai soggetti che partecipano contemporaneamente a società di persone, associazioni professionali o imprese familiari.

 


Condividi l'articolo su: