Leonforte, arrestato dai carabinieri un emigrato in Germania per violazione degli obblighi di assistenza familiare

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Era rientrato da appena una settimana nel suo comune di origine, a Leonforte, ma ad attenderlo ha trovato i carabinieri che gli hanno notificato un ordine di esecuzione per la carcerazione. Così, un sessantaseienne di Leonforte, da un anno emigrato in Germania, è stato rintracciato dai carabinieri ed è stato condotto in caserma, dove gli è stato notificato il provvedimento.

Le indagini svolte dai militari di Leonforte negli anni addietro avevano dimostrato come l’uomo si era sottratto agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale e alla qualità di coniuge, nei confronti della ex moglie e dei figli. Nel frattempo, mentre l’iter giudiziario si stava definendo negativamente nei suoi confronti con la condanna, l’interessato decideva di emigrare in Germania, ma nei giorni scorsi l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna emetteva il decreto di revoca della sospensione dell’ordine di esecuzione per la carcerazione, con il conseguente ripristino del mandato di cattura. Sembrava improbabile, data la condizione di emigrato all’estero del soggetto, che si sarebbe potuto procedere ad una rapida notifica dell’atto; tuttavia, l’attività info-investigativa posta in essere dai militari della Stazione di Leonforte tramite l’interrogazione di varie banche dati delle principali compagnie di trasporto aereo e terrestre ha consentito di ricostruire gli ultimi viaggi e spostamenti dell’interessato, il quale è stato individuato proprio nella sua cittadina di origine dove era rientrato da circa una settimana, giusto in tempo affinché gli potesse essere notificato l’ordine di cattura, prima che decidesse di ripartire alla volta della Germania.

Così, una volta terminate le formalità del caso, l’arrestato è stato trasportato dai militari presso la Casa Circondariale di Enna, dove dovrà espiare una pena di un anno, un mese e dieci giorni di reclusione, oltre al pagamento della pena pecuniaria di 750 euro di multa.


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