Leonforte, i dipendenti della RSA Villa Maria chiedono un incontro per smentire i dati dell’Assessorato regionale alla Salute

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“ Si ringrazia il segretario Regionale del sindacato UIL-FPL Giuseppe Adamo per la sensibilità dimostrata con l’iniziativa giornalistica di ieri.

E’ intenzione di tutti i dipendenti della RSA chiedere con urgenza allo stesso sindacato, unitamente ad altri rappresentativi dei lavoratori e del territorio Ennese, un incontro presso la nostra struttura, per informarli di quanto ormai da anni accade e delle conseguenze che oggi purtroppo questo stato di cose ha generato.

I medici specialisti che hanno operato ed operano nella RSA, sarebbero sicuramente contenti di potere smentire gli studi condotti dall’Assessorato regionale alla Salute sull’incidenza dell’Alzheimer e delle varie forme di demenza senile nel territorio Ennese così come nell’intero territorio isolano, potendo affermare che i 20 posti letto mantenuti ancora ad oggi a servizio dell’intera provincia con enormi costi di gestione,  sono in esubero rispetto alla reale richiesta; purtroppo così non è!

Con grande frequenza si ricevono da parte dei familiari dei soggetti affetti da tale patologie, richieste di aiuto per la enorme difficoltà che incontrano per ottenere la necessaria autorizzazione per l’accesso al suddetto modulo, che dipende da due organismi (gli unici riconosciuti dall’ASP) che sono rispettivamente i centri U.V.A.  e i C.D.C.D.

Non di rado inoltre si assiste all’arrivo di disposizioni di ricovero inappropriate (pazienti affetti da demenza o Alzheimer destinati al modulo geriatrico) con conseguenze sia per il paziente che non può essere assistito al meglio (il reparto Alzheimer e demenze proprio per la complessità dell’assistenza richiesta da tali pazienti deve avere in organico il doppio del personale del modulo geriatrico) sia per l’azienda che si vede costretta a sostenere maggiori costi senza il necessario ricavo.

Da anni  il  modulo Alzheimer e demenze, registra costantemente un indice occupazionale ridotto del 50% o addirittura oltre; ne deriva che il rapporto tra costi di gestione e ricavi, risulta essere decisamente di segno negativo.

Con il timore che scaturisce da questa situazione che  perdura ormai da molto  tempo, ci sembra quasi inutile  precisare quali saranno a breve le conseguenze per i pazienti e per gli operatori tutti.

Facciano gli organi competenti, cui speriamo giunga forte il nostro grido di allarme,  i necessari accertamenti e le opportune valutazioni, sia  per dare una adeguata risposta ai bisogni dei cittadini di questa provincia e sia di conseguenza  per garantire  il lavoro ai circa 40 dipendenti della RSA Villa Maria che a vario titolo sono presenti in questa realtà”. Affermano in una nota i dipendenti della RSA Villa Maria di Leonforte.



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