L’ex sindaco Armando Glorioso si dimette dalla direzione regionale di Fratelli d’Italia e si autosospende dal partito

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Con una lettera inviata ai vertici nazionali e regionali di Fratelli d’Italia, Armando Glorioso, ex sindaco di Nissoria, si dimette dalla direzione regionale e si autosospende dal partito.

Sono molto chiare le ragioni per le quali Armando Glorioso, oggi consigliere comunale di Nissoria, ha deciso di lasciare la direzione regionale di Fratelli d’Italia, in aperta polemica soprattutto con l’ex coordinatore provinciale Carmelo Barbera, attuale sindaco di Leonforte.

Dopo aver riassunto la sua carriera politica, lunga 35 anni sempre nel centrodestra, come consigliere comunale, assessore e sindaco a Nissoria, Armando Glorioso ricorda la sua adesione al partito avvenuta nel 2019 ed il suo ingresso nella direzione regionale avvenuta nel 2021, organo, ritenuto dall’ex primo cittadino di Nissoria, “poco operativo nelle scelte della programmazione politica del partito, viste le poche riunioni e occasioni di confronto avute nello stesso”.

Ma venendo alle vicende politiche recenti che hanno scatenato le dimissioni di Glorioso, lo stesso ricorda ai vertici del partito che nel 2022, alla fine del secondo mandato elettorale di sindaco, decise di ricandidarsi, ma la propria candidatura fu osteggiata da un altro membro della direzione regionale, Rosario Patti (attuale presidente del consiglio comunale di Nissoria) e dal coordinatore provinciale, Carmelo Barbera.

Armando Glorioso più volte pose la questione, in diversi incontri, al coordinatore regionale Salvo Pogliese, all’on. Stancanelli e ad altri dirigenti ed esponenti di partito, ma nonostante le buone intenzioni espresse in queste riunioni, non si è mai addivenuto ad un componimento tra Armando Glorioso e Rosario Patti e  su questa vicenda, secondo Glorioso, ha certamente influito la posizione ostile del coordinatore provinciale, Carmelo Barbera.

L’ostilità è esplosa nelle ultime elezioni comunali, quando Rosario Patti componente della direzione regionale si è candidato nella lista civica opposta all’uscente Glorioso ed ha contribuito con i suoi 413 voti, un risultato considerevole in un Comune dove hanno votato circa 1900 elettori, a fare perdere il Comune all’ex sindaco di Fratelli d’Italia, battuto per 390 voti dall’avversario di Forza Italia, alleato in uno strano cartello elettorale che vedeva insieme anche esponenti espressi nell’area del PD e nell’area dell’MPA. Una coalizione che anche a livello regionale e nazionale osteggia FDI.

La conclusione di questa triste vicenda, secondo Armando Glorioso, si sarebbe potuta evitare se ci fosse stata una determinazione maggiore nell’affrontarla. “Inoltre, scrive Glorioso,  la gestione del partito a livello provinciale è stata fallimentare non riflettendo affatto il trend di crescita registrato a livello nazionale e regionale. Molti sono stati gli esponenti che si volevano avvicinare al partito e che per ragioni incomprensibili sono stati ignorati, come invece altri che sono stati bloccati nella loro possibilità di crescita, si vedano le vicende di Enna e Piazza Armerina, esempio di pessima gestione della segreteria provinciale. Questo rende oggi impossibile, a pochi mesi dalle elezioni regionali, poter prefigurare uno scenario di successo. Dulcis in fundo, il commissario provinciale, avv. Barbera, dopo avere scientificamente impedito, con l’inerzia della segreteria regionale, la crescita del partito in provincia di Enna, addirittura si permette ora di dimettersi da questo incarico utilizzato a suo unico vantaggio, contestando gli stessi organi regionali del partito di abbandono su una pretestuosa vicenda politica che riguarda la sanità del territorio! Forse per non affrontare le elezioni regionali che vedono il partito in provincia di Enna andare incontro ad una catastrofe”.

 


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