Licata (MGS): “Giù le mani dalla Venere di Morgantina”

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La proposta avanzata dal neo assessore regionale ai beni culturali Vittorio Sgarbi nei giorni scorsi ha sbigottito il territorio di Aidone, della provincia di Enna e in generale della Sicilia tutta.

Come è ormai noto, il critico d’arte proporrebbe di trasferire la statua risalente al V secolo a.c., attualmente custodita presso il museo archeologico di Aidone, a Roma. L’idea, senz’altro di nobile principio, è di far tornare la Venere di Morgantina ad essere oggetto di enorme interesse culturale, visto che esposta qui dov’è fa pochi numeri. Ma se il principio è nobile – e ammesso che la legge lo consenta –  la realtà concreta si presenterebbe molto dannosa: come a dire “se la montagna non va a Maometto, allora Maometto va alla montagna”. Per l’assessore Sgarbi infatti il problema legato al fatto che questa terra non attragga abbastanza turismo non si risolve migliorandone la viabilità, le infrastrutture, i collegamenti veicolari e la comunicazione pubblicitaria; ma si risolve sradicando e deportando ciò che di buono c’è, per farlo apprezzare altrove, dove si registrano a prescindere flussi massivi di visitatori, con o senza Venere in vetrina.

Questo naturalmente a scapito dell’ansimante territorio della Provincia di Enna e della Sicilia intera.

“Noi non ci stiamo. Giù le mani.”, dice Adriano Licata, coordinatore provinciale di MGS Enna, che continua “la Venere rimanga dov’è. Se vi siete candidati perché questa terra diventasse Bellissima, e non perché venisse sottratta delle proprie meraviglie archeologiche, lavorate a soluzioni politiche di promozione e rilancio del territorio: mettete mano alle fondamenta per riscattare questa terra impoverita, non per farla morire di fame. Studiate modelli virtuosi di collegamento e raccordo delle decine di siti di interesse storico monumentale di cui è ricco il bacino ennese.”

Dello stesso avviso il vicecoordinatore Giuseppe La Porta: “La proposta di Sgarbi ha dell’incredibile, forse ha frainteso il suo ruolo di assessore regionale ai beni culturali. Il suo compito è promuovere tali beni per incentivare i visitatori a recarsi nella nostra terra, non portare le nostre opere d’interesse turistico in altre città italiane.”

“Come si pretende di lottare affinché i giovani non emigrino se siamo noi stessi ad svendere le uniche risorse del nostro territorio?”, fa notare Marco Greco, del coordinamento provinciale.

Pertanto il Movimento Giovanile della Sinistra della Provincia di Enna, pezzo importante del progetto Liberi e Uguali, sarà al fianco delle istituzioni e di tutte quelle formazioni politiche che cercheranno di impedire questa asportazione culturale intollerabile per il nostro territorio.


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