Mafia, 13 arresti in Sicilia: indagato il sindaco di Castellammare del Golfo

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PALERMO – C’è anche il sindaco di Castellammare del Golfo, Nicola Rizzo, tra gli indagati nell’inchiesta ‘Cutrara’ della Direzione distrettuale antimafia di Palermo che ha colpito la famiglia mafiosa della cittadina trapanese con 13 arresti. I carabinieri del Comando provinciale di Trapani stanno perquisendo l’abitazione di Rizzo, eletto nel giugno 2018 con una lista civica, e il suo ufficio in Municipio. A Rizzo è stato notificato un invito a comparire per essere interrogato.

Indagati anche un ex consigliere comunale di Castellammare del Golfo, che avrebbe chiesto a Francesco Domingo, considerato il vertice della famiglia mafiosa locale, di attivarsi per il recupero di un mezzo agricolo che gli era stato rubato, e un avvocato ex consigliere comunale di Trapani: quest’ultimo, secondo gli investigatori, avrebbe concorso con Domingo e il trapanese Francesco Virga in una estorsione a un imprenditore agricolo.

Il blitz antimafia è per eseguire una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 presunti esponenti della famiglia mafiosa locale che secondo gli inquirenti avrebbe a capo Francesco Domingo, soprannominato ‘Tempesta‘, già condannato in passato per reati di mafia e tornato in libertà nel marzo 2015. La misura cautelare nei confronti dei 13 è stata richiesta dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, coordinati dal procuratore Francesco Lo Voi, che indagano per diversi reati, tra cui associazione mafiosa, estorsione, furto, favoreggiamento e violazione della sorveglianza speciale.

I destinatari dell’ordinanza erano originariamente 14 ma uno di loro nel frattempo è deceduto. L’indagine, denominata ‘Cutrara’, vede altri 11 indagati a piede libero. Il blitz sta impegnando circa duecento carabinieri: sono in corso anche decine di perquisizioni.



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