Avere una piscina in giardino è senza dubbio un grande vantaggio, ma richiede anche attenzione e cura costante. Una manutenzione regolare non è solo una questione estetica: un’acqua non trattata correttamente può diventare un ambiente ideale per la proliferazione di batteri, alghe e impurità, con possibili rischi per la salute di chi la utilizza. Inoltre, trascurare la pulizia e il bilanciamento chimico dell’acqua può compromettere il funzionamento dell’impianto, causando guasti che, nel tempo, potrebbero risultare costosi da riparare. In questo articolo, vediamo insieme quattro errori comuni nella gestione della piscina e come evitarli per mantenerla sempre pulita, sicura e in perfette condizioni.
L’importanza di pulire periodicamente la piscina
Mantenere la piscina pulita è fondamentale per garantire che l’acqua rimanga sempre limpida e sicura per chi la utilizza. Sebbene il sistema di filtraggio sia un ottimo alleato, da solo non basta a conservare la piscina in perfette condizioni. Polvere, foglie, insetti, batteri e alghe si accumulano facilmente, specialmente nelle piscine all’aperto, che sono soggette alle intemperie.
Ma non è solo l’acqua a beneficiare di una pulizia regolare. Una manutenzione costante aiuta a preservare anche le attrezzature della piscina, come i filtri, le pompe e i sistemi di riscaldamento. Se questi componenti vengono trascurati e si intasano, l’impianto dovrà lavorare di più, riducendo l’efficienza e accorciando la durata di vita. In mancanza di una corretta cura, il rischio è di dover affrontare guasti e costi imprevisti per le riparazioni. Ora vediamo insieme quali sono gli errori più comuni da evitare quando ci si occupa della pulizia della piscina.
Non controllare regolarmente il livello di pH e cloro
Uno degli errori più frequenti è trascurare il monitoraggio dei livelli chimici dell’acqua, in particolare il pH e il cloro. Questi due parametri sono cruciali per mantenere l’acqua equilibrata e sicura per i bagnanti. Se il pH non è nella giusta gamma, può compromettere l’efficacia del cloro, creando un ambiente poco piacevole per chi entra in piscina, con possibili irritazioni a pelle e occhi. Inoltre, un pH troppo alto o troppo basso può danneggiare le superfici della piscina e rovinare le attrezzature, come il filtro e la pompa. Di seguito, elenchiamo il giusto equilibrio chimico che l’acqua della piscina deve rispettare:
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pH: il pH ideale per una piscina deve essere compreso tra 7.2 e 7.6. Se il pH è troppo basso, l’acqua diventa acida, e questo può causare corrosione nelle superfici metalliche e danneggiare le tubature e le attrezzature. Se il pH è troppo alto, l’acqua diventa alcalina, riducendo l’efficacia del cloro e creando depositi di calcare;
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cloro: il cloro è il principale disinfettante della piscina, essenziale per uccidere batteri e alghe. Il livello ideale di cloro è tra 1 e 2 ppm (parti per milione). Se il cloro è troppo basso, non sarà in grado di disinfettare correttamente, mentre un livello troppo alto può causare fastidi alla pelle e agli occhi.
Per evitare questi errori, è importante controllare il pH e il cloro almeno due volte alla settimana, soprattutto in estate, quando l’utilizzo della piscina aumenta e le alte temperature possono influire sui livelli chimici. È consigliabile, inoltre, utilizzare kit prodotti chimici per piscina per la cura e manutenzione dell’acqua, o strisce reattive per monitorare facilmente i parametri e mantenere l’acqua della piscina sempre perfetta.
Non pulire adeguatamente il fondo della piscina
Un altro errore comune che molti proprietari di piscine fanno è trascurare la pulizia del fondo. Anche se la superficie dell’acqua sembra pulita, il fondo può nascondere accumuli di foglie, sabbia, insetti e altri detriti. Se questi non vengono rimossi regolarmente, possono decomporre e liberare sostanze organiche che favoriscono la crescita di alghe e batteri, compromettendo la qualità dell’acqua e aumentando il rischio di contaminazione.
Come eseguire una corretta pulizia del fondo della piscina
Per una pulizia efficace del fondo, è necessario utilizzare attrezzature specifiche, come la scopa aspirafango. Questo strumento è fondamentale per rimuovere i detriti senza sollevare troppa acqua, evitando così di torbidirla. È importante utilizzare la scopa aspirafango con movimenti lenti e precisi, per non agitare troppo l’acqua e rendere il lavoro più complicato. Se non hai mai utilizzato questo strumento o non sei sicuro di come procedere, ti consigliamo di leggere una guida pratica su come usarlo correttamente, per mantenere il fondo della piscina sempre impeccabile.
Quanto spesso pulire il fondo della piscina
La frequenza con cui pulire il fondo dipende da vari fattori, come l’utilizzo della piscina e le condizioni meteo. Se la tua piscina è spesso esposta al vento o ai detriti, o se viene utilizzata quotidianamente, è consigliabile pulirla almeno una o due volte alla settimana. Se invece la piscina è coperta o usata meno frequentemente, una pulizia ogni due settimane dovrebbe essere sufficiente. Non dimenticare che il fondo della piscina è la zona che raccoglie la maggior parte dei detriti; ignorarlo a lungo potrebbe creare problemi igienici, oltre a costringerti a ricorrere a trattamenti più complessi e costosi per eliminare alghe e batteri.
Non coprire la piscina quando non viene utilizzata
Spesso si pensa che non coprire la piscina quando non viene utilizzata non rechi nessun danno alla struttura e alla qualità dell’acqua, ma, in realtà, lasciare la piscina scoperta può comportare diverse problematiche. Innanzitutto, i detriti come foglie, insetti e polvere tendono ad accumularsi più facilmente nell’acqua, aumentando il lavoro di pulizia. Inoltre, l’esposizione agli agenti atmosferici facilita la crescita di alghe, che non solo peggiora la qualità dell’acqua ma richiede anche trattamenti aggiuntivi per ripristinarla. Senza una copertura, l’acqua tende anche a raffreddarsi rapidamente, aumentando i costi per mantenere la temperatura ideale, specialmente se la piscina è riscaldata. Per evitare questi inconvenienti, è importante utilizzare una copertura adeguata. Esistono diversi tipi di coperture: quelle solari, che sfruttano il calore del sole per riscaldare l’acqua, e quelle di sicurezza che offrono una protezione aggiuntiva prevenendo incidenti. Infine, per garantire un’efficace protezione, è fondamentale mantenere la copertura in buone condizioni. Pulirla regolarmente e controllarla per eventuali danni o segni di usura è un passo necessario per assicurarsi che continui a fare il suo lavoro correttamente.
Trascurare la manutenzione degli accessori della piscina
Gli accessori come gli skimmer, le scale e i cestelli per i detriti meritano anch’essi un occhio di riguardo nella manutenzione della piscina. Questi componenti sono fondamentali per mantenere l’acqua pulita, poiché catturano una grande quantità di sporco e detriti. Se non vengono puliti regolarmente, possono ostruire il sistema di filtrazione, compromettendo l’efficienza generale della piscina. Ecco come mantenere questi accessori puliti e in ordine:
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skimmer: gli skimmer sono essenziali per raccogliere i detriti che galleggiano sulla superficie dell’acqua. Per evitare che si intasino, è consigliabile svuotarli ogni giorno;
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scale e superfici: le scale e le pareti della piscina possono accumulare calcare e alghe. Per prevenire questo, usa una spazzola specifica per piscine, così da rimuovere facilmente ogni residuo;
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cestelli per i detriti: i cestelli della pompa e dei filtri vanno svuotati e puliti regolarmente, in modo che l’acqua possa continuare a circolare senza ostacoli.
In generale, ogni piccolo accorgimento riguardo i componenti essenziali e secondari della piscina, contribuisce a mantenere l’acqua cristallina e il sistema di filtrazione efficiente. Non aspettare che piccoli problemi diventino grandi inconvenienti: investire tempo nella manutenzione quotidiana ti permetterà di godere della tua piscina in tutta sicurezza e con il minimo sforzo.
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