Maria Letizia D’Amico (Presidente del consiglio comunale di Nicosia): “Nessun tradimento, chiedevo solo di essere tutelata” – VIDEO

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Il neo eletto presidente del consiglio comunale di Nicosia, Maria Letizia D’Amico, la cui elezione ha aperto di fatto la crisi comunale nicosiana, ha parlato ai nostri microfoni per precisare la propria posizione e per raccontare una crisi amministrativa che in verità non sarebbe stata aperta il 22 febbraio, con la sua elezione appunto, ma che sarebbe stata determinata da gravi vicende non affrontate a suo dire nel modo corretto da mesi a questa parte.

Io sono stata vittima di attacchi subdoli, aggressivi, vili (…) – ha raccontato la D’Amico – da parte di un soggetto politico della maggioranza. Tutto il mio disagio, il mio disappunto era stato mostrato con parole e fatti a chi doveva sapere. (…) Questo disagio, questo disappunto non derivavano da miei problemi personali, ma dai problemi personali di un’altra persona, di cui io sono vittima. (…) Non viene tutelata la mia persona, mi viene consigliato di tacere su fatti che mi coinvolgono, gravi, volgari, per evitare uno scandalo. (…) Non si fa niente per isolare la persona che è carnefice in quel momento nei miei confronti (…) con conseguenze sia dal punto di vista personale che dal punto di vista politico

Tutti (…) erano a conoscenza della gravità dei fatti e della derivata incapacità di poter restare in un gruppo politico in cui era presente una persona di cui non mi potevo fidare nè a livello di incolumità  personale nè in termini di affidabilità politica !

Mi si era detto che si era fatto dimettere, invece si trattava di una lettera di dimissioni indirizzata al sindaco, che non ha alcun valore, perchè avrebbe dovuto protocollare le dimissioni all’ufficio personale. (…) Mi rifiuto di chiedere io la sua testa, come mi è stato chiesto, sia perchè pericoloso per la mia incolumità personale e sia perchè dovrebbe essere un atto dovuto! (…) (In questi mesi) Sono stata lasciata sola, delusa da rapporti di amicizia. Non ho più le condizioni per lavorare in questo gruppo!” 

Le conseguenze politiche non sono da addossare a me, ma a chi sapeva bene e mi ha consigliato: il  sindaco e il vicesindaco ! – conclude la presidente del consiglio comunale – (…) Non sono stata tutelata. Il soggetto utilizzava in maniera errata, strumentalizzava (…)  le informazioni di cui era a conoscenza in maniera subdola, rendendo impossibile un rapporto sia di  tipo personale che soprattutto di tipo politico! Di conseguenza, ho dovuto fare una scelta (…) dopo mesi di attacchi e compiere un gesto di allontanamento anche politico.

Maria Teresa La Via

 


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