ROMA (ITALPRESS) – “Questa è anche l’occasione per rendere un deferente omaggio a tutti i soldati che hanno perso la vita per la Patria o recando soccorso nelle missioni di pace decise nell’ambito della comunità internazionale. Il giorno dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate – il 4 novembre – è una data che evoca avvenimenti lontani, guerre e combattimenti sanguinosi che portarono nella società del tempo disastrose devastazioni che per anni non si sarebbero rimarginate, con premesse che determinarono un successivo periodo storico, terribile e angoscioso”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo al Quirinale alla cerimonia per la consegna delle onorificenze dell’Ordine militare d’Italia, in occasione della festa del 4 novembre.
“Nella Seconda Guerra Mondiale, la dimensione dell’orrore, innescato dalla barbarie nazifascista, crebbe, coinvolgendo ancora di più inermi popolazioni civili, vittime di bombardamenti indiscriminati e di eccidi perpetrati, sino all’annientamento dei cittadini di origine ebraica – ha sottolineato il capo dello Stato -. Oggi, dopo i decenni di pace assicurati dalla scelta euro-atlantica, la guerra scatenata dalla sciagurata invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, e quella rinnovata in Medio Oriente, ripropongono la sfida della sicurezza e della pace come valori preziosi da promuovere, custodire e difendere con costanza e determinazione”. Per Mattarella “non è accettabile abituarsi alla guerra. La costante visione d’immagini devastanti, l’aggiornamento continuo dei numeri delle vittime, nei campi di battaglia e tra le popolazioni civili, deve scuotere le nostre coscienze. La gravità della situazione impone di agire concordemente nell’Unione Europea, in stretto coordinamento con i nostri alleati transatlantici: solo così si potranno assumere iniziative efficaci all o scopo di mitigare le minacce alla sicurezza internazionale e di avviare concreti percorsi di stabilità e di pace”.
“Le Forze Armate sono parte protagonista in questa azione di contenimento e dissuasione. L’impegno delle istituzioni si avvale del fattore di deterrenza da esse rappresentato, necessario per prevenire il riscorso alle armi – ha detto ancora il presidente -. In questo momento, il pensiero va al contingente italiano schierato nell’ambito della missione UNIFIL in Libano e a tutti i caschi blu che operano in quel delicatissimo scenario. E’ fondamentale il presidio di affermazione del diritto umanitario internazionale da essi rappresentato. A loro va il mio augurio affinchè, portata a termine la loro importante missione, possano rientrare presto alle loro famiglie. L’apprezzamento va anche agli oltre 7000 nostri militari che operano, con professionalità e competenza, in decine di missioni distribuite in tre continenti, e ai 6500 militari impegnati quotidianamente per contribuire alla cornice di sicurezza dei cittadini”.
“Desidero ricordare gli interventi – oltre duecento nell’anno in corso – realizzati da 2.200 militari in collaborazione con la Protezione Civile o con altre amministrazioni dello Stato. Tra questi, quelli svolti in occasione della disastrosa alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. Questi interventi si sono svolti grazie alle competenze tecniche, alla capacità logistica e alla prontezza di risposta di cui dispongono le Forze Armate, che si confermano, anche sotto questo profilo, risorsa essenziale della Repubblica – ha concluso Mattarella -. A tutte le donne e agli uomini delle Forze Armate, al personale civile della Difesa, esprimo la riconoscenza per lo spirito di servizio con il quale assolvono agli incarichi loro affidati, con lealtà, altruismo, coraggio, abnegazione e amor di Patria”.
“Nella Seconda Guerra Mondiale, la dimensione dell’orrore, innescato dalla barbarie nazifascista, crebbe, coinvolgendo ancora di più inermi popolazioni civili, vittime di bombardamenti indiscriminati e di eccidi perpetrati, sino all’annientamento dei cittadini di origine ebraica – ha sottolineato il capo dello Stato -. Oggi, dopo i decenni di pace assicurati dalla scelta euro-atlantica, la guerra scatenata dalla sciagurata invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, e quella rinnovata in Medio Oriente, ripropongono la sfida della sicurezza e della pace come valori preziosi da promuovere, custodire e difendere con costanza e determinazione”. Per Mattarella “non è accettabile abituarsi alla guerra. La costante visione d’immagini devastanti, l’aggiornamento continuo dei numeri delle vittime, nei campi di battaglia e tra le popolazioni civili, deve scuotere le nostre coscienze. La gravità della situazione impone di agire concordemente nell’Unione Europea, in stretto coordinamento con i nostri alleati transatlantici: solo così si potranno assumere iniziative efficaci all o scopo di mitigare le minacce alla sicurezza internazionale e di avviare concreti percorsi di stabilità e di pace”.
“Le Forze Armate sono parte protagonista in questa azione di contenimento e dissuasione. L’impegno delle istituzioni si avvale del fattore di deterrenza da esse rappresentato, necessario per prevenire il riscorso alle armi – ha detto ancora il presidente -. In questo momento, il pensiero va al contingente italiano schierato nell’ambito della missione UNIFIL in Libano e a tutti i caschi blu che operano in quel delicatissimo scenario. E’ fondamentale il presidio di affermazione del diritto umanitario internazionale da essi rappresentato. A loro va il mio augurio affinchè, portata a termine la loro importante missione, possano rientrare presto alle loro famiglie. L’apprezzamento va anche agli oltre 7000 nostri militari che operano, con professionalità e competenza, in decine di missioni distribuite in tre continenti, e ai 6500 militari impegnati quotidianamente per contribuire alla cornice di sicurezza dei cittadini”.
“Desidero ricordare gli interventi – oltre duecento nell’anno in corso – realizzati da 2.200 militari in collaborazione con la Protezione Civile o con altre amministrazioni dello Stato. Tra questi, quelli svolti in occasione della disastrosa alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. Questi interventi si sono svolti grazie alle competenze tecniche, alla capacità logistica e alla prontezza di risposta di cui dispongono le Forze Armate, che si confermano, anche sotto questo profilo, risorsa essenziale della Repubblica – ha concluso Mattarella -. A tutte le donne e agli uomini delle Forze Armate, al personale civile della Difesa, esprimo la riconoscenza per lo spirito di servizio con il quale assolvono agli incarichi loro affidati, con lealtà, altruismo, coraggio, abnegazione e amor di Patria”.
– Foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).
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