Meetup Nicosia 5 Stelle: “sulla vicenda dell’acqua potabile chiediamo più trasparenza”

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato pervenuto in redazione da parte del Meetup Nicosia 5 Stelle sulla vicenda dell’acqua non potabile a Nicosia.

Siamo estremamente preoccupati per la vicenda che riguarda la potabilità del’acqua. Dalla fine del mese di febbraio abbiamo assistito ad un balletto di responsabilità tra gli enti preposti all’erogazione idrica da Siciliacque ad Acquaenna, in mezzo il Comune di Nicosia con le diverse ordinanze sindacali di divieto d’uso dell’acqua e le successive revoche.

Comprendiamo bene che nel momento in cui l’Asp di Enna comunica questi dati, il sindaco abbia l’obbligo di emettere un’ordinanza che vieti l’uso dell’acqua a fini potabili. Ma su tutta questa vicenda rileviamo poca trasparenza nei confronti dell’intera cittadinanza nicosiana.

Siamo a conoscenza che alcune famiglie, dopo l’emergenza, a loro spese, hanno fatto ripulire i serbatoi ed hanno ritrovato residui che ritengono fecali. Riteniamo che sia necessario effettuare analisi continue e diversificate per le diverse zone della città. Sarebbe inoltre opportuno cercare di capire le cause della contaminazione e fare emergere, ove ce ne siano, errori, disattenzioni e responsabilità.

Non comprendiamo come ad oggi non sia stato convocato un consiglio comunale in forma straordinaria con la presenza dei rappresentanti dell’Asp di Enna, di Siciliacque e di Acquaenna, per rendere edotta la popolazione su quanto sta accadendo.

Vorremmo conoscere, inoltre, l’esito delle analisi sui campioni di acqua rendendoli pubblici.

Su questa vicenda abbiamo prontamente informato la nostra portavoce del territorio, Elena Pagana, deputata regionale all’Ars; grazie al suo impegno lunedì partirà un’interrogazione parlamentare diretta agli assessorati regionali competenti, per capire cosa sta accadendo nella provincia ennese.

Da ultimo apprendiamo di un documento emesso dall’Asp di Enna, in concomitanza con la revoca da parte del sindaco di Nicosia dell’ordinanza di divieto d’uso del’acqua a fini potabili. In base a questo documento il sindaco di Agira ha emesso un’ordinanza di divieto d’uso, in senso totalmente contrario a quanto emesso dal sindaco d Nicosia. Questo crea ulteriore confusione e sfiducia nelle istituzioni.

Ancora una volta reclamiamo ad alta voce la massima comunicazione e trasparenza su questa vicenda che riguarda principalmente la salute dei cittadini.

 


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