Monte Altesina: una missione archeologica apre nuove prospettive tra ricerca, cultura e turismo nel cuore della Sicilia

scavi Monte Altesina 1
Condividi l'articolo su:

Nel cuore montuoso della Sicilia centro-settentrionale, nel territorio di Nicosia tra le alture di Villadoro e i boschi dell’Ennese, si sta riscrivendo una pagina importante della storia del territorio. La missione archeologica sul Monte Altesina, iniziata nel marzo 2025, ha come obiettivo lo scavo e lo studio di un sito complesso e ancora poco esplorato: il Conventazzo, cenobio seicentesco dei frati agostiniani riformati di Centuripe.

Coordinata da un’équipe internazionale di archeologi, studenti e volontari, l’indagine non si limita alla semplice attività di scavo (quest’ultima diretta dal dott. Giuseppe Labisi, codirettore della missione archeologica), ma si inserisce in un progetto più ampio di valorizzazione culturale e territoriale.

scavi Monte Altesina 1
Probabile raffigurazione del quadro (originale presso la chiesa di Sant’Agostino di Enna) della Madonna dell’Artesina, posato nella nicchia del Coventazzo – Visita del Vescovo e del Sindaco ai componenti della missione archeologica

Tra scavi, scoperte e partecipazione attiva

Durante le prime settimane di lavoro sono stati individuati e documentati importanti ambienti del convento, tra cui un forno del XVI-XVII secolo nell’area destinata alle cucine, articolata in due fasi costruttive. Parallelamente allo scavo stratigrafico, il team ha svolto attività di schedatura, rilievo topografico e documentazione con droni e tecnologie digitali, dando vita a una banca dati scientifica in continuo aggiornamento.

Tra i rinvenimenti più rilevanti si segnalano materiali archeologici di età greca, che potrebbero essere collegati a strutture murarie più antiche e numerosi frammenti di selce di epoca preistorica, elementi che lasciano ipotizzare l’esistenza di un insediamento già in epoca protostorica in quest’area del Monte Altesina. Questi dati rafforzano l’idea di una frequentazione lunga e stratificata di questo luogo, dall’età del bronzo fino all’età postmedievale.

Il coinvolgimento del pubblico è un tratto distintivo di questa missione: la presenza costante di volontari, appassionati, studenti, associazioni locali e cittadini ha trasformato il cantiere in un vero laboratorio a cielo aperto. Particolarmente significativa è stata la visita del Vescovo di Nicosia Giuseppe Schillaci, del sindaco di Nicosia Luigi Bonelli, della vicesindaca Anna Maria Gemmellaro, dell’assessore Di Costa e dei rappresentanti dell’Ecomuseo Petra d’Asgotto (la presidente Pina La Giusa e il vicepresidente Calogero Lociuro) che hanno espresso il loro sostegno a un’iniziativa capace di generare valore culturale, sociale e scientifico.

Importante momento è stata la visita degli studenti del triennio CAT dell’IIS Fratelli Testa (ex corso geometri), dimostrando quanto le giovani generazioni possano essere coinvolte attivamente nei progetti di tutela e valorizzazione del patrimonio. Rilevante e costante è anche la collaborazione del Soprintendente arch. dott. Angelo Di Franco che ha supportato con attenzione e competenza ogni fase dell’intervento.

Cruciale anche la presenza del delegato del Dr. Angelo Carbone, del Servizio 12 Sviluppo Rurale e Territoriale di Enna, il geom. Calogero Gulino, che ha visitato il sito portando l’attenzione delle istituzioni regionali sull’interazione tra archeologia, territorio e ruralità, nonché il supporto incondizionato fornito dal personale in servizio nella RNO “Monte Altesina” diretto dal geom. Riccardo Gallea e coordinato dal sign. Piero D’Agristina.

scavi Monte Altesina 2
Sito degli scavi archeologici – Visita del Vescovo e del Sindaco

Un modello di turismo esperienziale e sostenibile

Il valore del progetto va ben oltre il dato archeologico: il Monte Altesina si configura come fulcro di un rinnovato turismo culturale e sostenibile. Le escursioni lungo le antiche trazzere, le esperienze di transumanza accompagnate da animali da soma, le visite guidate tra natura e archeologia rappresentano un’offerta unica, capace di attrarre viaggiatori in cerca di autenticità e storia.

Potenzialità future: ricerca, didattica e sviluppo locale

I risultati ottenuti in queste settimane rappresentano solo l’inizio di un progetto destinato a crescere. Il sito del Conventazzo, ancora in gran parte inesplorato, offre straordinarie potenzialità per approfondire la conoscenza della vita monastica in età postmedievale, ma anche per ricostruire l’evoluzione del paesaggio agrario e insediativo dall’età preistorica fino al presente.

L’obiettivo è quello di rendere l’area non solo un luogo di ricerca scientifica ma anche un polo didattico e un hub per attività culturali, educative e turistiche che coinvolgano scuole, università, istituzioni e comunità locali.

Grazie al sostegno di realtà del territorio come l’Ecomuseo Petra d’Asgotto, la pizzeria “Antichi Sapori” di Cacchiamo, il ristorante “Memphis” di Nicosia, il B&B “La Torretta”, l’azienda New Edil e tanti altri sostenitori, la missione sul Monte Altesina dimostra come l’archeologia possa essere volano di sviluppo e strumento di coesione territoriale.

Il Monte Altesina non è solo una montagna ricca di storia: è oggi un laboratorio di futuro.

Per seguire le attività della missione archeologica sul Monte Altesina, visita la pagina Instagram @archeo_altesina .

scavi Monte Altesina 3
Sito degli scavi archeologici – Visita del Soprintendente arch. Angelo Di Franco e del geom. Calogero Gulino del Servizio 12 – En, Sviluppo Rurale e Territoriale



Condividi l'articolo su: