Napoleone Colajanni parla ancora ai giovani di Enna

Condividi l'articolo su:

Napoleone Colajanni torna a fare rumore. A oltre cento anni dalla sua morte e 175 dalla sua nascita a Castrogiovanni, gli studenti e i docenti dell’istituto superiore a lui intitolato, guidato dalla dirigente scolastica Maria Silvia Messina e che comprende il liceo classico, il liceo delle Scienze umane e il liceo musicale, il 27 aprile scorso gli hanno dedicato una ricca giornata al teatro Garibaldi di Enna al motto “Ab imis instauratio” (cambiamento dalle fondamenta).

All’evento, realizzato in collaborazione con il Comune di Enna, hanno preso parte il prefetto Matilde Pirrera, il presidente del Libero consorzio comunale di Enna Girolamo Di Fazio, il sindaco Maurizio Dipietro, gli assessori comunali Rosalinda Campanile e Giovanni Contino, il dirigente dell’ufficio scolastico di ambito Enna e Caltanissetta Filippo Ciancio e gruppi di studenti di tutte le scuole di Enna.

Le citazioni delle sue più celebri frasi sui temi di legalità e intercultura sono state raccolte dagli studenti del liceo classico in un video multimediale, altri liceali del classico hanno debuttato nello spettacolo teatrale “Nel nome di una scuola”, a lui dedicato, scritto e diretto da Elisa Di Dio, e “Cunto Napoleone Colajanni”, scritto da Mario Incudine, è stato presentato in anteprima dagli allievi del liceo musicale su cartelloni dell’artista e scenografo Paolo Previti, direzione e arrangiamento di Giovanna Fussone e Francesco Argento.

Madrina dell’evento, Maria Letizia Colajanni, nipote dello statista: “Sentire nominare mio nonno di continuo da così tanti giovani – ha detto – mi riempie il cuore di speranza. A tutti loro dico di seguire l’esempio di Napoleone e non scendere mai a compromessi, vivere da cittadini e mai da sudditi!”.

Animato il dialogo tra gli studenti e gli esperti chiamati a raccontare le lotte meridionaliste e anti razziste di Napoleone Colajanni: Andrea Miccichè, ricercatore nell’ambito storico dell’università Kore di Enna e Jean-Yaves Fretigné, docente di Storia contemporanea e presidente di studi francesi sul Risorgimento italiano.

All’interno della giornata, sono stati premiati con pergamene e premi in denaro tutti i vincitori del concorso “Napoleone Colajanni”, alla sua seconda edizione. Il tema scelto è stato: “La legalità come fondamento di una società equa” e ha richiamato 56 elaborati analizzati dalla commissione presieduta da Maria Silvia Messina, dirigente scolastica dell’istituto Colajanni, e formata da Sergio Severino, docente di Sociologia dell’università Kore, Pietro Colletta, docente di Letteratura medievale e umanistica dell’Unikore e presidente della Società Dante Alighieri comitato di Enna, Cettina Rosso, presidente della Casa d’Europa, Maria Renna, docente e vice presidente della Casa d’Europa, Angela Riviera, docente e scrittrice, Paolo Di Marco, giornalista e scrittore, e dalle docenti dell’istituto Colajanni di Enna Tiziana Buono, Pinuccia Burgarello e Francesca Milano.

Alcuni spezzoni dei testi premiati sono stati letti in pubblico nel corso della cerimonia da un trio di studentesse del liceo di Scienze umane. Riconoscimenti e attestazioni di stima sono andati infine anche ai dirigenti scolastici Maria Concetta Messina, a capo dell’istituto comprensivo Santa Chiara Enna, e Filippo Gervasi del comprensivo De Amicis di Enna “per aver stimolato e promosso la partecipazione al concorso dedicato a Napoleone Colajanni tra i giovani alunni di scuola media”.

Nella categoria scuola secondaria di primo grado, la sezione poesia è stata vinta in ex aequo da Alfredo Meli, alunno della III A dell’Istituto comprensivo Santa Chiara Enna, plesso Pascoli, con la silloge di poesie “Legalità è bellezza”, e da Chiara Crobeddu della III C dello stesso istituto con la silloge “Spigolando tra le parole”. La sezione narrativa è stata vinta da Giorgia Ferraro della classe II B dell’istituto comprensivo Santa Chiara Enna, plesso Pascoli, con l’elaborato “La scuola Media Giovanni Caos”. Per la sezione multimediale sono state premiati ex aequo Benedetta Scelfo della II C dell’istituto Santa Chiara Enna, plesso Pascoli, con il quadro “La legalità… non per tutti”, e gli alunni delle pluriclassi di Villapriolo e la classe III C del plesso De Simone di Villarosa dell’Istituto comprensivo De Amicis Enna con il dvd “Per Aspera ad Astra”.

Per la categoria scuola secondaria di secondo grado la sezione poesia è stata conquistata da Giorgia Nasonte e Angela Russo della IV B del liceo classico dell’Istituto d’istruzione superiore Colajanni di Enna con la silloge di poesie “Legalità: base della comunità e della società”. La sezione narrativa è stata vinta in ex aequo da Cecilia Croce della II A del liceo classico Colajanni con il testo “La morte di Paolo Borsellino” e da Giorgia Ricca della IV A dello stesso liceo classico con l’elaborato “Instauratio ab imis”. Per la sezione multimediale, premio a Mavie Pappalardo della IV M del liceo musicale Colajanni di Enna con il dvd “Uno stato senza Legalità nega ai cittadini il diritto di avere diritti”.

Per la categoria adulti, la sezione poesia è stata vinta da Mario Antonio Pagaria con la silloge “D’amore, di bombe e di speranza”. Una menzione speciale è andata a Margherita Neri per l’opera “Và la vita alliramenti comu apuzza ‘nta li ciuri”. Per la sezione narrativa sul podio Giuseppe Piangiamore con l’elaborato “Il coraggio di scegliere”. Menzione speciale a Giuseppa Vullo per il testo “Il bauletto di Pinunè”. Nella sezione multimediale, infine, premio a Lorenza Savoca per la foto “Addio pizzo: il muro contro le mafie al carcere Lanza”, e una menzione speciale a Enrico Massimo Lo Giudice per il dvd “U mali tintu”.

La manifestazione ha visto il coordinamento della dirigente scolastica Maria Silvia Messina, l’assessore comunale alla Pubblica istruzione Rosalinda Campanile e i docenti Francesca Reitano, Gaetano Di Mario, Loredana Paci, Francesca Milano, Tiziana Buono, Giovanna Fussone, Giuseppina Burgarello, Teresa Venti. Allestimenti, costumi e divise curate dallo staff dello Showroom della Bellezza, grafica di Condensed Studio.

 


Condividi l'articolo su: