Nicosia, avviata dal Mdt una campagna con le scuole per lottare contro la dipendenza dai social media e dalle fake news

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L’enorme diffusione di dispositivi elettronici, smartphone e tablet in primis, ma anche personal computer e laptop, ha reso fruibile la rete internet ad un numero sempre più ampio di utenti. Si è moltiplicato in questi ultimi anni il fenomeno da dipendenza dai social media e si sono moltiplicate in rete le fake news diffuse soprattutto sui maggiori social network.

Questi fenomeni, tra di loro connessi, negli ultimi tempi hanno preso piede creando fenomenologie che fino a poco tempo fa non erano nemmeno immaginabili. Ad esempio i no-vax oppure i negazionisti del covid ed altri ameni gruppi come terrapiattisti o cospirazionisti, o al deprecabile fenomeno degli hater, un tempo relegati ai margini della società e derisi, sembrano invece prendere il sopravvento e diventare una parte consistente della società in cui viviamo.

 Il Movimento per Difesa dei Territori ha voluto lanciare una campagna rivolta alle scuole per sensibilizzare le giovani generazioni per lottare contro la dipendenza dai social media e la diffusione delle fake news.

Con una nota inviata ai dirigenti scolastici di tutte le scuole di ogni ordine e grado nicosiane, Fabio Bruno, presidente del Mdt ha proposto ai dirigenti scolastici la visione del docufilm “The Social Dilemma”, che centra in pieno le principali problematiche, assuefazione, dipendenza, autoesclusione dalla vita reale, una rappresentazione a volte troppo limitata e distorta della realtà, con un rischio sempre maggiore di cadere nella trappola delle “fake news”.

Una recente ricerca, coordinata dal professor Giglietto dell’università di Urbino, calcola che in particolare i contenuti “complottisti” dall’inizio della pandemia ad oggi siamo passati da un milione e mezzo di interazioni al mese ad oltre 7 milioni, mentre nello stesso periodo di tempo le interazioni “non-complottiste” siano passate da 19 milioni a 34 milioni al mese, da cui ne deriva che almeno un contenuto su sei è basato su una “fake news” (a meno che non abbiano veramente ragione loro e l’umanità non sia veramente in balia di una setta di potenti vampiri pedofili, tra cui nomi illustri quali l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il filantropo Bill Gates, che vogliono iniettarci dei microchip quantici per renderci degli zombie sotto il loro totale controllo e che Papa Francesco è in realtà il falso profeta precursore dell’anticristo… ma in tutta sincerità se così fosse preferisco non saperlo).

Il docufilm è interpretato dagli stessi ideatori degli algoritmi dei principali social network (come ad esempio Facebook, Instagram ma anche Google e Pinterest). Un algoritmo studiato per attrarre l’utente, mediante le notifiche, per poi massimizzare il tempo da lui trascorso sui social, con l’obiettivo di massimizzare la visualizzazione dei post sponsorizzati e quindi dei loro guadagni. Per non parlare poi dell’enorme quantità di dati accumulata dalle varie piattaforme del cui uso e abuso si è tanto parlato. Un algoritmo di intelligenza artificiale che in un certo senso è sfuggito al controllo dei progettisti, ma che fa comodo alle multinazionali che stanno dietro a questo mondo per l’incredibile volume di fatturato generato.

Due sono i principali rischi di cui si parla: molti adolescenti si sentono inadeguati rispetto a modelli a dir poco edulcorati di bellezza, bravura e ricchezza, il che li può portare in alcuni casi anche a compiere atti estremi; e poi c’è il problema delle fake news, perché l’algoritmo, allo scopo di tenere l’utente interessato il più a lungo possibile, ripropone sempre le stesse notizie o fonti che stimolano il suo interesse, generando quella visione sempre più ristretta e a senso unico della realtà e il così detto bias di conferma, che fa sì che l’utente che non verifica che si tratti di fonti affidabili, si convinca sempre di più della bontà della notizia e quindi della propria idea, giusta o sbagliata che sia.

Oltre a sollevare in maniera chiara ed autorevole la problematica, il docufilm offre parecchi spunti di riflessione e consigli pratici su come affrontare e cercare di risolvere questi problemi. La nostra speranza è che apra gli occhi ad alcuni degli spettatori, soprattutto ai ragazzi, che sono molto più svegli e attenti di noi.

Una campagna a cui la nostra testata telenicosa.it, non poteva sottrarsi, da sempre in prima fila per combattere in tutti i modi la fenomenologia delle fake news che sta avvelenando in modo irreversibile il mondo dell’informazione seria.

Il link del docufilm “The Social Dilemma” https://peertube.uno/videos/watch/f5244676-aa5f-4eed-b6ed-10b745a31818


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