Nicosia, finanziato il progetto di 850 mila euro per la manutenzione straordinaria ed il restauro conservativo della ”Casa Comune” al Campanito

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Con il decreto dirigenziale del 26 luglio è stato finanziato il progetto per la manutenzione straordinaria ed il restauro conservativo della ”Casa Comune” al Campanito. Il 3 luglio il dipartimento regionale dell’Ambiente aveva reinserito nell’elenco provvisorio delle operazioni ammesse questo progetto, dopo che con il decreto dirigenziale del 14 marzo 2019, non avendo ricevuto il punteggio minimo necessario, era stato escluso.

L’esito negativo aveva fatto predisporre al Comune di Nicosia un ricorso presentato ad inizio maggio, a seguito del quale la commissione di valutazione ha dato esito positivo accettando le memorie presentate dal Comune e revisionando il progetto che così è stato riammesso tra quelli finanziabili.

Il progetto risale al 2012, redatto dall’Ufficio tecnico comunale, approvato dalla giunta Malfitano nel dicembre 2012, che riguardava la manutenzione straordinaria ed il restauro conservativo della “Casa Comune” in contrada Campanito, per un importo complessivo di 466 mila euro. Nel gennaio 2014 il progetto era stato finanziato dall’Assessorato regionale all’agricoltura, con i fondi Po Fesr Sicilia 2007-2013, ma il finanziamento andò perduto in quanto i lavori non iniziarono e non fu rendicontato entro il 31 dicembre 2015. In quel progetto si prevedeva la ristrutturazione di una struttura fatiscente e semi abbandonata a poca distanza dall’ex caserma San Martino, oggi sede del museo della montagna. Un edificio realizzato mezzo secolo fa come struttura a disposizione degli operatori dell’agrozootecnia locale, ma mai effettivamente utilizzata per questo scopo. Il progetto prevedeva la realizzazione di un ufficio turistico, un punto di ristoro e riposo per i turisti ed una foresteria-rifugio. Una struttura che nelle intenzioni dell’allora amministrazione Malfitano doveva rilanciare il patrimonio naturalistico, gastronomico e artigianale del territorio.

Nel luglio del 2017 fu pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana il decreto dirigenziale dell’Assessorato Territorio ed Ambiente, con il quale si attuava il Po Fesr Sicilia 2014 -2020 Asse 6 Azione 6.6.1. “Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione di rilevanza strategica (aree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi tutelati) tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo”. Nel mese di ottobre 2017 la giunta comunale di Nicosia approvò un progetto rielaborato rispetto a quello del 2012, che riguardava la manutenzione straordinaria ed il restauro conservativo di questo immobile, rimodulando il quadro degli interventi ed il quadro economico per un importo complessivo di 850 mila euro.

Sono poco meno di 27 i milioni di euro che la Regione Siciliana ha stanziato a favore di venticinque aree protette dell’Isola. Con questa corposa somma, destinata agli Enti gestori delle riserve e dei Parchi naturali, alle Associazioni ambientaliste e ai Comuni, sono in previsione interventi per la tutela e la valorizzazione di zone in ambito terrestre, marino e paesaggi tutelati.

Le somme stanziate permetteranno il recupero e la realizzazione di sentieri, vie e punti di accesso alle zone protette, comprese reti ciclopedonali di collegamento esterno. Ma anche la creazione di aree verdi, orti botanici, punti di osservazione. E ancora la produzione di attrezzature dirette al miglioramento della fruizione del patrimonio ambientale, anche mediante il recupero di strutture non utilizzate con caratteristiche legate alle tradizioni o alla storia del territorio (edifici rurali, mulini, etc.) per l’allestimento di centri-visita, punti di informazione e piccole zone ricettive.

In provincia di Enna oltre al Comune di Nicosia, finanziato con 850mila euro, ha ricevuto un finanziamento anche il Comune di Piazza Armerina per il progetto del Polo diffuso per le identità e la valorizzazione ambientale, di 337.202,60 euro.

 


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