Nicosia, il Festival del galloitalico ha valorizzato il dialetto – VIDEO

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Due giorni, il 23 e 24 novembre a Nicosia, per far conoscere, valorizzare e porre al centro dell’attenzione l’antico dialetto galloitalico. L’associazione Ecomuseo Petra D’Asgotto di Nicosia è riuscita nell’intento, anche grazie al patrocinio del Comune di Nicosia e della Regione Siciliana, a creare interesse attorno a questa “parlata”, attraverso una serie di interessanti iniziative.

Quest’anno la prima rassegna festival del galloitalico è stata dedicata al ricordo del maestro Sigismondo Castrogiovanni, poeta e scrittore del galloitalico nicosiano, scomparso 10 anni fa.

Il 23 novembre al cine-teatro Cannata di Nicosia è stata rappresentata la favola scritta da Mondo Castrogiovanni, “U povero griddo”, alle 18 ed alle 21, le compagnie teatrali nicosiane, AmAttori, Briciole d’Arte, Laboratorio Teatrale Santa Maria Maggiore e Nicosatireggiando, hanno messo in scena quest’opera che fu rappresentata l’ultima volta dalle scuole nicosiane nel 2006. La serata è stata introdotta da Patrizia Castrogiovanni, figlia del maestro Mondo, che ha ricordato le opere del padre e l’amore e la passione nei confronti del dialetto galloitalico. Ha esordito per la prima volta in una rappresentazione anche il gruppo Ecofolk Nicosia. La rappresentazione ha riscosso un notevole successo di pubblico.

All’interno del cinema è stata allestita una mostra di quadri realizzati da diversi artisti nicosiani, tra cui spicca proprio all’ingresso una quadro che raffigura sul panorama di Nicosia il viso del maestro Mondo Castrogiovanni, l’opera è stata realizzata dalla pittrice Gina Scardino.

La mattina del 24 novembre è stata dedicata alle scuole di ogni ordine e grado, presenti centinaia di studenti delle elementari, medie e superiori. I ragazzi hanno indossato costumi tipici siciliani e sono stati allestiti dei banchetti con prodotti tipici nicosiani, degustati dai visitatori. I ragazzi hanno recitato diverse poesie del maestro Castrogiovanni, interpretandoli in modo strepitoso. Oltre a dolci e frutta secca, a fine mattinata è stata offerta anche una “maidda” di maccheroni, apprezzata da quanti hanno potuto degustare questo piatto della tradizione culinaria nicosiana. Decine le poesie recitate e ciascuna classe è stata premiata con degli attestati da parte dell’Ecomuseo Petra d’Asgotto. Lo scopo di questo evento è stato raggiunto, ovvero avvicinare le giovani generazioni alle tradizioni locali, compreso il dialetto.

La mattinata si è conclusa con la scopertura di una targa dedicata al maestro Mondo Castrogiovanni, nella sua casa natale, in vicolo delle Concerie, nel quartiere di San Michele, presente la figlia Patrizia e la presidente dell’Ecomuseo, Pina La Giusa che ha donato la targa. La cerimonia è proseguita con la benedizione del parroco di San Michele, don Felice Calzetta e la visita della casa natale dove un tempo non troppo lontano venivano celebrati i matrimoni. Oggi la casa non è più di proprietà della famiglia del maestro, ma della famiglia La Giglia, che nel tempo hanno saputo mantenere vivo le tradizioni ed il ricordo del poeta.

Nella serata del 24 novembre, si è svolto nella chiesa di San Michele un convegno di valorizzazione del dialetto galloitalico. Hanno partecipato, Michele Casalotto, che ha illustrato la vita del poeta Mondo Castrogiovanni, il professore Melo Trovato, che ha parlato del “Progetto Galloitalico” portato avanti dall’Università di Catania, Salvatore Lo Pinzino, ha illustrato le opere poetiche in galloitalico, Giovanni D’Urso, ha invece parlato dei Lombardi in Sicilia, che introdussero la parlata galloitalica e gli “Amici della poesia”, il gruppo fondato nel 1986 anche da Mondo Castrogiovanni, hanno recitato dei versi in galloitalico.


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