Nicosia, il Movimento per la Difesa dei Territori non è d’accordo con il trasferimento della sede del Consultorio nei locali dell’ospedale

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Desta perplessità, soprattutto per questioni di privacy, la decisione presa dalla direzione generale dell’Asp di Enna di spostare l’attuale sede del Consultorio dalla via San Giovanni, dal plesso del “dispensario”, ai nuovi locali dell’ospedale Basilotta, esattamente al terzo piano dell’ala est.

Il presidente del Movimento per la Difesa dei territori, Fabio bruno, ha inviato una nota al direttore generale dell’Asp di Enna, Francesco Iudica e al direttore sanitario, Emanuele Cassarà, chiedendo quali siano le ragioni per questa ricollocazione.

Nella nota si legge che al Consultorio di Nicosia fanno riferimento molti studenti, ragazzi di Nicosia e del circondario, che ne usufruiscono subito prima di recarsi a scuola. Delocalizzando il Consultorio in periferia probabilmente si perderebbe questa utenza. Se proprio lo si deve trasferire, perché non portarlo nei locali del poliambulatorio in piazza San Francesco ?

Il presidente Fabio Bruno continua con un esempio pratico per far comprendere ai più l’assoluta necessità di riservatezza: “Una ragazza in età scolastica ha avuto un rapporto non protetto e cerca un supporto sanitario o psicologico. La ragazza che deve recarsi in ospedale per questo consulto ha grandi probabilità di incontrarvi un parente o un conoscente e quindi è probabile che preferisca tenersi il problema per sé, con le ovvie ripercussioni, piuttosto che rischiare di farsi vedere e nel caso estremo essere additata come una poco di buono”.

Continua Bruno nella sua nota inviata ai dirigenti dell’Asp di Enna, chiedendosi se il perché del trasferimento nei locali già adibiti al reparto di Lungodegenza/Geriatria. E se questo spostamento sia una sistemazione temporanea o se si debba rinunciare a questo reparto.

Il presidente del Mdt, infatti, ricorda che “il suddetto reparto è praticamente pronto per entrare in funzione, mancano solo gli arredi, ma per il resto è equipaggiato di tutta la strumentazione medica necessaria, le camere per degenza sono dotate di prese per l’ossigeno, lampade a muro per illuminazione notturna dei lettini e campanelli di allarme collegati al quadro predisposizione che sicuramente ha avuto un costo notevole il cui non utilizzo si configurerebbe in inutile spreco di soldi pubblici. E se invece si tratta di una sistemazione temporanea, la domanda che ci poniamo è a che pro se poi si devono reperire nuovi locali ?

Il presidente del Mdt sposta poi la sua attenzione verso la Guardia medica, anch’essa nelle intenzioni della direzione dell’Asp di Enna sarebbe ricollocata nei pressi del Pronto Soccorso, nei locali attualmente utilizzati dal reparto di Anestesia, che a sua volta sarebbe ricollocato al quarto piano. Tutto ciò, secondo Mdt, comporterebbe l’allontanamento del principale reparto di supporto del Pronto Soccorso e anche una inutile sovrapposizione nello stesso luogo di alcuni dei servizi offerti sia dal pronto soccorso che dall’ambulatorio.

Inoltre, fa notare Bruno che anche per il Consultorio alcuni dei servizi si sovrapporrebbero con quelli del reparto di Ostetricia e Ginecologia, come ad esempio l’ambulatorio di ginecologia e la gravidanza fisiologica.

In conclusione della nota, il Movimento per la Difesa dei Territori fa emergere  dei sospetti, secondo i quali con questi ricollocamenti si stia pianificando una sostituzione dei servizi ospedalieri di emergenza / urgenza con quelli di un semplice punto territoriale di assistenza (PTA). Altrimenti, conclude la nota, “quali sono le ragioni di questi spostamenti ?”.


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