Nicosia, il Movimento per la Difesa dei Territori sollecita l’apertura anche parziale del terzo e quarto piano dell’ala est dell’ospedale – VIDEO

Condividi l'articolo su:

Con una nota inviata alla direzione generale dell’Asp di Enna, alla direzione sanitaria dell’ospedale Basilotta di Nicosia e al primario di Medicina generale del nosocomio nicosiano, il Movimento per la Difesa dei Territori sollecita l’apertura, anche parziale, del terzo e quarto piano dell’ala est dell’ospedale Basilotta.

Il 14 luglio 2017 erano stati consegnati i locali ristrutturati e messi a norma situati al terzo e quarto piano dell’ala est dell’ospedale Basilotta di Nicosia, completando così l’intera opera. Il 31 marzo 2016 erano stati consegnati i locali del primo piano (ortopedia) e del secondo piano (ostetricia e ginecologia). Questi lavori sono stati finanziati per un importo di 2 milioni di euro, fondi sbloccati con un decreto di finanziamento che risale al 2011.

La vicenda della ristrutturazione del Basilotta ha una storia lunga e complessa, i lavori iniziarono nel 2006 con l’ala ovest, nel 2008 i lavori che dovevano proseguire con l’ala est si bloccarono poiché la ditta che si era aggiudicata i lavori abbandonò il cantiere a causa del prezziario non aggiornato. A questo punto si dovette reperire nuovamente la somma, bandire la gara ed aggiudicarla. L’Urega celebrò la gara d’appalto nel novembre del 2012, ma l’iter fu bloccato da un ricordo al Tar, solo nel febbraio del 2014 il Cga di Palermo leggittimò l’affidamento dei lavori alla ditta Anzalone di Caltanissetta. Attraverso questi lavori furono ristrutturati e messi a norma l’impianto elettrico, il riscaldamento, l’impianto idrico, i servizi igienici, il tutto secondo le norme e gli standard europei.

Da allora però i locali sono rimasti inutilizzati, spazi, che come sottolinea il Mdt, potrebbero essere immediatamente utilizzati per dare respiro agli operatori e agli utenti del nostro ospedale.  Sotto gli occhi di tutti, ad esempio, il sottodimensionamento del reparto di medicina, recentemente balzato agli onori della cronaca per la competenza dei medici del reparto e l’ottima qualità del servizio offerto ad un paziente affetto da una complessa patologia.

I medici e gli infermieri del reparto di Medicina operano in condizioni disagiate per via dei ristrettissimi spazi ed essendo il Basilotta un ospedale di base, il reparto è quello che tratta tutte le patologie ad eccezione di quelle chirurgiche, ortopediche e ginecologiche, quindi ovviamente il più affollato.

La stanza del day hospital, continua la nota del  Mdt, è poco più di un mero sgabuzzino, utilizzato per tutti i servizi, dall’ecografia, alle visite, ai prelievi che sottopone pazienti e medici a inutili attese e turnazioni prima e a scomodi trattamenti dopo. Lo stesso problema si presenta per la stanza dei medici, dove sono accumulate ben sei scrivanie, che non permettono ai medici di affrontare con i pazienti delicate discussioni individualmente, nel rispetto della privacy. Ed ecco che si ricorre a soluzioni di ripiego, quali l’utilizzo del cucinino o del solito sgabuzzino.

Per il Movimento per la Difesa dei Territori, il problema si potrebbe risolvere semplicemente rendendo disponibili anche solo alcune stanze nella nuova ala, da arredare temporaneamente con la stessa mobilia che affolla l’ufficio dei medici e lo “sgabuzzino tuttofare”.

Con questa nota Mdt ha voluto portare ad esempio solo una delle tante situazioni di sovraffollamento documentabili nel nosocomio, ma si potrebbe continuare con una lunga lista di casi analoghi.

Il Movimento per la Difesa dei Territori è cosciente del fatto che per la ricollocazione definitiva dei reparti si debbano attendere gli arredi per i nuovi locali, ma è un vero peccato che dopo un tale investimento per l’ammodernamento dell’ala est, ci si areni e non si riesca a procedere celermente per rendere i locali pienamente disponibili, anche se solo parzialmente nell’immediato.

Mdt, chiude la nota inviata alla dirigenza dell’Asp e dell’ospedale, mettendosi a disposizione per collaborare gratuitamente alle operazioni di pianificazione e di trasloco.

 


Condividi l'articolo su: