Sabato 28 dicembre, la Diocesi di Nicosia ha vissuto un momento particolarmente significativo per la vita spirituale con l’apertura dell’Anno Giubilare, caduto in concomitanza con la Festa della Santa Famiglia di Nazareth. Il Giubileo ordinario dell’Anno Santo 2025 indetto da Papa Francesco con la Bolla Spes non confundit rappresenta un segno concreto della misericordia di Dio, capace di raggiungere ogni angolo del mondo e ogni cuore umano. La celebrazione è occasione di perdono, come sottolineato dal Papa, è un tempo di grazia per riscoprire l’amore gratuito di Dio, che non si fonda sul merito, ma sulla consapevolezza della propria fragilità e sull’accoglienza della misericordia divina. La celebrazione giubilare è un invito a rinnovare la speranza e a riscoprire la gioia di appartenere alla comunità cristiana, facendo tesoro delle indulgenze e promuovendo la cultura dell’accoglienza e della riconciliazione.
L’evento, atteso con fervore da tutta la comunità, è iniziato nel tardo pomeriggio con una preghiera solenne nella Chiesa di San Biagio.
I sacerdoti e i diaconi, indossando vesti bianche, si sono disposti su due ali ai lati della navata, creando un’atmosfera di raccoglimento e sacralità. Dall’altare maggiore, monsignor Giuseppe Schillaci, vescovo della Diocesi di Nicosia, ha introdotto il pellegrinaggio con una preghiera iniziale. Le sue parole, rivolte ai numerosi fedeli già presenti e visibilmente emozionati, hanno sottolineato l’importanza del cammino spirituale e della comunione ecclesiale. La chiesa, silenziosa e raccolta, è stata pervasa dalla forza della preghiera, preludio del breve pellegrinaggio.
Poi, il corteo si è avviato dalla Chiesa di San Biagio verso la Basilica Cattedrale, con la croce del Cristo a guidare il cammino. Subito dietro i sacerdoti in tunica bianca, seguiti dai fedeli che, con candele accese tra le mani, hanno illuminato la processione con una luce simbolica e suggestiva. Il corteo, salendo lungo via Filippo Randazzo, ha offerto una vista straordinaria: dall’alto della salita era possibile ammirare l’intera processione, con i sacerdoti che pregavano e cantavano, mentre il bianco delle loro vesti creava un contrasto armonioso con il bagliore delle candele.
Attraversata piazza Garibaldi, ancora addobbata con le luminarie natalizie, il corteo ha raggiunto il portale principale della Basilica Cattedrale. Qui, sulle scale che conducono all’ingresso, il vescovo Schillaci, reggendo la croce del Cristo, ha guidato un nuovo momento di preghiera, carico di significato, prima di varcare la soglia della cattedrale. Una volta entrati, i fedeli hanno preso posto sulle panche, mentre il vescovo si è fermato al fonte battesimale del Gagini. La Cattedrale si è riempita del tutto. Dopo che tutti hanno preso posto, il vescovo ha benedetto l’acqua e, con un gesto simbolico, ha impartito la benedizione ai presenti.
Successivamente, il corteo del vescovo e dei sacerdoti, attraversando la navata centrale, ha raggiunto l’altare maggiore, benedicendo i fedeli lungo il cammino. È quindi seguita la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Schillaci. Durante la messa, è stato dato particolare rilievo alla rinnovazione delle promesse matrimoniali, un momento dedicato alla Festa Diocesana della Famiglia, che ha reso ancora più speciale l’occasione. L’evento, permeato da una profonda spiritualità, ha segnato l’inizio di un anno di grazia e comunione per tutta la Diocesi di Nicosia.
Maria Teresa La Via

Maria Teresa La Via, giornalista nata a Nicosia, attuale direttore di TeleNicosia