Nicosia, inaugurato il monumento in onore dei “Due Cristi” al bivio Santa Lucia – FOTO & VIDEO

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Nicosia è ricordata con diversi appellativi, “La Città dei 24 Baroni”, “La Città di San Felice” e “La Città dei Due Cristi” e proprio su quest’ultimo appellativo si basa il monumento inaugurato la mattina del 26 maggio al bivio Santa Lucia, uno degli ingressi della Città.

L’opera è stata realizzata grazie alla pregevole iniziativa del Rotary Club di Nicosia, da un’idea partita durante il biennio 2016-2017, che vide alla presidenza Giampaolo Burrafato coadiuvato dal segretario Teodoro Di Costa. Il progettista e direttore dei lavori è l’ingegnere Alfio Di Costa, i bassorilievi in cotto sono stati realizzati dal maestro Salvatore Tamburello. Hanno contribuito alla realizzazione dell’opera l’impresa edile di Michele D’Alio e Ceramiche D’Amico.

Prima dell’inaugurazione si è tenuta presso l’aula consiliare del palazzo di Città una conferenza, presente Giuseppe Pillitteri, attuale presidente del Rotary di Nicosia. L’idea di realizzare questo monumento dedicato ai “Due Cristi” partì durante la presidenza del Rotary di Nicosia di Gianpaolo Burrafato, nel biennio 2016-2017. Significativo il saluto di monsignor Salvatore Muratore, vescovo della Diocesi di Nicosia, che ha ricordato come la devozione dei due Cristi sia un segno distintivo per la comunità cattolica nicosiana. E’ intervenuto anche Luigi Bonelli, sindaco di Nicosia, che ha ringraziato il Rotary per la donazione di quest’opera pregevole alla Città, così come altre negli anni passati, tra cui si ricorda il monumento a San Felice e a Ferdinand Pecora. Dopo il sindaco è intervenuto l’ex presidente del Rotary Salvatore Timpanaro, che ha lanciato una proposta, essendo un membro della commissione toponomastica ha avuto l’idea di intestare l’attuale strada che porta dalla Torretta fino al bivio Santa Lucia a Vincenzo Nisi, tra i fondatori del Rotary nicosiano ed ex preside del Liceo Classico Fratelli Testa. La proposta è stata accolta dal sindaco. La conferenza è proseguita con l’intervento di Giovanni D’Urso, dell’associazione Ecomuseo Petra d’Asgotto, appassionato di storia locale, che ha relazionato sul tema “Nicosia: la Città dei due Cristi”, ha ricordato da dove è partita l’antica rivalità tra i mariani, dell’attuale Basilica di Santa Maria Maggiore di origine lombarda e devoti del Padre della Misericordia ed i nicoleti della cattedrale di San Nicolò, di rito bizantino, devoti al Padre della Provvidenza, rivalità e dispetti che la maggior parte delle volte sfociavano in risse durante la processione del Venerdì Santo e a cui pose fine monsignor Clemente Gaddi, allora vescovo della Diocesi, negli anni 50.

La genesi dell’opera monumentale e la sua realizzazione fisica è stata ricordata dall’ingegnere Alfio Di Costa, che oltre ad essere governatore del Rotary per il distretto Sicilia-Malta, è anche il progettista e il direttore dei lavori del monumento. Intervenuto anche il maestro Salvatore Tamburello, l’artista che ha realizzato gli splendidi bassorilievi in cotto che abbelliscono l’opera.

L’inaugurazione si è spostata al bivio Santa Lucia, un tratto che è stato riqualificato con un lavoro comunale sulle aiuole ed abbellito da questo monumento donato dal Rotary. Il monumento è stato scoperto dal sindaco, dai soci del club service, dall’attuale presidente del Rotary di Nicosia a dagli ex presidenti dei bienni passati.

Si tratta di una piramide realizzata in cemento, alla base il maestro Tamburello ha realizzato una scritta di benvenuto, la piramide è stata abbellita da tre pannelli realizzati con la tecnica del bassorilievo in cotto. Il primo ricorda l‘antica processione nella quale uscivano in contemporanea i due Cristi, fonte di liti tra le due fazioni di fedeli. Il secondo pannello, partendo dalla sinistra, è una rappresentazione della basilica di Santa Maria Maggiore. Dalla parte opposta è stata realizzata una rappresentazione della cattedrale di San Nicolò con piazza Garibaldi e la celebre torre campanaria. Sul retro un pannello ricorda tutti coloro che si sono adoperati per realizzare il monumento, a partire dal presidente del Rotary Burrafato, il segretario Teodoro Di Costa, il progettista Alfio Di Costa, l’artista Salvatore Tamburello e le ditte Michele D’Alio e Ceramiche D’Amico.

Quest’opera, installata in uno degli ingressi della città tra i più trafficati ed importanti, è un biglietto da visita per coloro che entreranno a Nicosia provenendo da Agira, una riqualificazione di un luogo che fino a poco tempo fa era trascurato ed oggi invece rappresenta uno dei simboli per l’intera comunità nicosiana.

 


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