Nicosia, presentato il restauro di due dipinti custoditi nella chiesa di Santa Maria degli Angeli – VIDEO

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La chiesa Santa Maria degli Angeli ha ospitato l’11 settembre la presentazione del restauro dei dipinti che raffigurano Santa Maria Maddalena e San Giovanni Evangelista.

La serata è stata introdotta da padre Luigi Saladdino, ministro provinciale dell’Ordine dei Frati Cappuccini di Messina, dal quale dipende il Convento di Nicosia.  Padre Saladdino ha raccontato la lunga storia che lega l’Ordine dei Cappuccini a Nicosia. Il restauro di queste opere è avvenuto grazie ai contributi per il 50mo anniversario del sacerdozio di padre Luigi Saladdino e anche da una parte dei contributi raccolti per la festa di San Felice.

E’ intervenuto alla serata il sindaco di Nicosia Luigi Bonelli che ha affermato ancora una volta come la sua amministrazione sostenga pienamente tutte le attività culturali nicosiane.

Tra gli interventi da segnalare quello del funzionario Angelo Giunta, della Soprintendenza ai Beni Culturali di Enna, su delega del soprintendente Nicola Neri che è stato piacevolmente sorpeeso per la qualità del restauro ed ha brevemente sposto la storia della chiesa che nel tempo ha subito diversi restauri conservativi.

Il restauro, commissionato dai Frati Minori Cappuccini di Nicosia, si presenta come la continuazione di un progetto avviato nel 2013 dalla restauratrice Marzia Projetto, che, come ultima tappa del suo percorso universitario, ha avuto modo di restaurare la sagoma di San Felice da Cantalice. Ed è stata proprio direttamente la restauratrice, Marzia Projetto, che, dopo un’introduzione sulle sagome nell’Europa Mediterranea ed in Sicilia, ha illustrato quelle del convento di Nicosia e, nello specifico, le tecniche esecutive, lo stato di conservazione e l’intervento di restauro, avviato il 29 luglio 2019 e concluso il 3 settembre 2019, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni culturali di Enna.

Si tratta di due dipinti su tavola sagomati e bifronti facenti parte di un ciclo costituito da sei opere, finora custodite presso la biblioteca del convento dei Frati Minori Cappuccini di Nicosia. I soggetti raffigurati, oltre a Santa Maria Maddalena e San Giovanni Evangelista, sono Sant’Antonio da Padova, San Francesco d’Assisi, San Giuseppe da Leonessa e San Felice da Cantalice.

Allo stato attuale non si posseggono notizie certe relative alla collocazione originaria, all’autore e alla datazione.

La loro sede primitiva era probabilmente il secondo dei tre conventi costruiti dai frati Cappuccini nel territorio nicosiano. Un riferimento alle sagome e una probabile spiegazione del fatto che sono dipinte da entrambe le parti, potrebbe scorgersi nella descrizione del convento fatta da padre Costantino da Cerami nella sua monografia. Egli afferma che al di sopra del vestibolo o atrio della Chiesa era fabbricato il Coro, il cui parapetto «era ornato con statuette e pitture nelle finte colonnette di esso» ed era sovrastato da un grande Crocifisso.

Nel caso in cui si consideri il corpus nel suo insieme, la presenza di San Giuseppe da Leonessa e di San Felice da Cantalice, porterebbe a collocare la realizzazione dei manufatti dopo la metà del 700, in quanto il primo è stato canonizzato nel 1747 e il secondo nel 1712. Tuttavia l’analisi dei caratteri stilistici delle suddette opere, nonché l’utilizzo di un supporto ligneo e dimensioni leggermente differenti, potrebbe far pensare ad una loro realizzazione di poco successiva rispetto alle altre.

Alla fine della presentazione gli intervenuti alla serata hanno potuto visitare il ciclo di opere, ricontestualizzato all’interno della Chiesa di Santa Maria degli Angeli di Nicosia. Difatti, in attesa del futuro completamento del restauro conservativo dell’intero corpus, è stato deciso di rendere fruibile anche le opere non ancora recuperate.

 


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