Nicosia, richiesto dai difensori dell’ex assessore Bonomo il giudizio abbreviato

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Sarà l’udienza del 17 ottobre a valutare la richiesta da parte della difesa di celebrare il processo a carico dell’ex assessore Ivan Bonomo con il rito abbreviato. I difensori di Bonomo, gli avvocati Gemmellaro e Timpanaro hanno predisposto prima dell’udienza del 17 ottobre un’imponente approfondimento probatorio, che se ammesso nel giudizio abbreviato dimostrerebbe, secondo i legali, l’infondatezza delle accuse a carico dell’ex assessore. La prima udienza del processo è stata fissata il 23 ottobre dinnanzi al Collegio del Tribunale di Enna.

Il giudizio abbreviato si svolge allo stato degli atti, ovvero tutti quei documenti contenuti nel fascicolo del pubblico ministero al momento della richiesta di abbreviato. Nel caso Bonomo i difensori hanno richiesto un giudizio abbreviato condizionato, ovvero un giudizio allo stato degli atti, ma con la possibilità di assumere ex novo le prove indicate dall’imputato che, difatti, “condiziona” la sua richiesta di abbreviato all’acquisizione delle prove che lui stesso indicherà. In caso di condanna il rito prevede una premialità per l’imputato: ovvero la riduzione di un terzo della pena eventualmente inflitta. Se accettato, il giudizio si celebra davanti al Giudice per le indagini preliminari in camera di consiglio, senza la presenza del pubblico e non vengono sentiti testimoni né dell’accusa né della difesa.

Il reato contestato ad Ivan Bonomo è la concussione per induzione, in pratica è accusato di aver indotto la ditta affidataria del servizio di refezione scolastica a pagare 18 chilogrammi di dolci utilizzati durante una sagra per un valore di 250 euro. La ditta che si occupa del servizio mensa avrebbe avuto un debito nei confronti del Comune di Nicosia di trenta buoni pasto non utilizzati da famiglie indigenti, in questo modo avrebbe compensato il debito comunale nei confronti dell’azienda fornitrice dei dolci. Ivan Bonomo, secondo quanto emerso dalle intercettazioni, avrebbe indotto la ditta a fornire in un solo mese ben 150 pasti gratuiti per compensare la mancata erogazione ai bambini disagiati. Dalle indagini sarebbe emerso che 150 ticket sarebbero stati prelevati dall’ufficio comunale preposto alla distribuzione, senza rispettare la destinazione ai bisognosi.

Per questa vicenda il Gip, dopo un’indagine portata avanti dai carabinieri ed avvalendosi anche di intercettazioni telefoniche, il 16 maggio aveva interdetto l’ex assessore per sei mesi dai pubblici uffici. In attesa che la vicenda si chiarisse, Ivan Bonomo lo stesso giorno della notifica del provvedimento aveva rassegnato le sue dimissioni dalla carica di assessore.

Il 21 maggio Ivan Bonomo dinnanzi al Gip ed assistito dai suoi legali, gli avvocati Annamaria Gemmellaro e Salvatore Timpanaro, durante l’interrogatorio aveva respinto tutte le accuse, contestando l’acquisto dei dolci per uso personale ed affermando che i prodotti furono comperati per fini istituzionali. Nel mese di giugno era stato predisposto il giudizio immediato con decreto del Gip presso il Tribunale di Enna. Si tratta di una procedura che viene applicata nei casi in cui per il pubblico ministero le prove sono ritenute evidenti tali da non rendere necessaria l’udienza preliminare dinnanzi al Gup.

 


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