Nicosia, segnalazione del consigliere comunale Filippo Giacobbe sullo stato di degrado dell’ex monastero Santa Domenica – VIDEO

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L’ex monastero d Santa Domenica nel quartiere di Santa Maria Maggiore a pochi passi dal centro storico di Nicosia versa in condizioni di degrado, con erba alta ed addirittura con la presenza di parte delle scenografie utilizzate per la rappresentazione della Casazza di Nicosia del 2017.

A segnalare lo stato di degrado di questa zona è il consigliere comunale Filippo Giacobbe che si chiede quali siano le intenzioni dell’attuale amministrazione comunale per il recupero dell’area e soprattutto che debba ripulire a distanza di quasi due anni questa parte dell’ex monastero utilizzata per la rappresentazione della Casazza nel 2016 e nel 2017.

Con una delibera di giunta nel 2018 il Comune di Nicosia ha deciso di approvare la partecipazione all’avviso del Ministero dell’Interno – Dipartimento Affari Interni e Territoriali Direzione Centrale della Finanza Locale, al fine di eseguire i lavori di riqualificazione infrastrutturale e di messa in sicurezza nell’ex monastero di Santa Domenica.

Nel 2011 fu approvato il progetto definitivo dell’architetto Felice Castrogiovanni, il progetto è stato ripreso dall’ufficio tecnico comunale e riadattato con il nuovo prezziario. Il finanziamento richiesto al Ministero è di 2 milioni di euro, la cui copertura è interamente a carico dello Stato. Il progetto definitivo riguarda un tipo di restauro conservativo funzionale, all’interno del complesso, oltre al recupero dei ruderi, verrà realizzata una piazzetta e dei locali dove vedrà la luce un centro studi del dialetto galloitalico siciliano e l’allestimento di un museo letterario itinerante.

L’intera area attualmente si trova in stato di abbandono e degrado. Fino alla fine degli anni 60 sorgeva una chiesa ed un convento del XVIII secolo, che furono danneggiati dal terremoto del 1967 e devastati successivamente da un errore progettuale nel 1975, quando il prospetto principale della chiesa fu demolito e ricostruito. Fu costruito un muro in cemento armato, su cui avrebbero dovuto essere montate le pietre originali della facciata, ma ci si accorse che il muro sporgeva oltre la sua originale delimitazione, per cui le pietre montate avrebbero invaso parte della carreggiata. I lavori furono bloccati e solo nel 2011 fu presentato un progetto, con il “Por Sicurezza”, che destinava l’area per la realizzazione di un museo del dialetto gallo-italico.

Nel 2016 era sorta un’altra ipotesi, ovvero la realizzazione di un parcheggio monumentale, ma questo progetto non fu mai portato avanti e ricevette anche forti critiche da parte dell’opinione pubblica. L’area negli ultimi due anni è stata rivalutata e riscoperta attraverso l’evento della Casazza di Nicosia, diventando nelle due edizioni del 2016 e 2017 un teatro a cielo aperto.

 


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