Nicosia, violenza e maltrattamenti in famiglia confermato per un ex convivente il divieto di avvicinamento per un anno

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Si ritiene moderatamente soddisfatto l’avvocato Filippo Giacobbe, difensore di una signora nicosiana, vittima, insieme alle figlie, di diversi maltrattamenti, scaturiti in denunce ed esposti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna.

Avv. Filippo Giacobbe

Durante un’udienza del processo che si è tenuto il 21 luglio il Tribunale di Enna, in composizione collegiale presieduto da Letterio Aloisi, ha confermato per un altro anno il divieto di avvicinamento nei luoghi frequentati dalla persona offesa, (la ex convivente) nel raggio di 300 metri.

L’uomo disoccupato, non vive a Nicosia ed è accusato di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. Negli anni ha compiuto diverse “incursioni” a Nicosia seminando panico e terrore nei familiari, per questi motivi era scattata una prima ordinanza che prevedeva il divieto di avvicinamento sia nei confronti dell’ex convivente che delle figlie.

L’uomo, tra l’altro, aveva già subito una prima condanna, tramite un decreto, a pagare una sanzione a seguito di altre minacce. L’attuale processo riprenderà il 6 ottobre 2020.

Siamo moderatamente soddisfatti per la decisione presa dal Tribunale di Enna – afferma l’avvocato difensore Filippo Giacobbe – temevamo che il provvedimento non venisse confermato, invece per un altro anno la signora e le figlie potranno rimanere tranquille. Negli anni abbiamo tempestato la Procura con diverse denunce e purtroppo devo constatare che non sempre le decisioni sono state tempestive e incisive. Esistono in Italia diverse leggi contro la violenza ed i maltrattamenti sulle donne, ma non sempre vengono applicate tempestivamente e i provvedimenti spesso sono tardivi”.

 


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