L’Archivio di Stato di Enna si arricchisce di un nuovo prezioso contributo documentario grazie al costante impegno della Commissione di Sorveglianza e alla proficua collaborazione con il Tribunale di Enna. Il recente versamento archivistico rappresenta un importante traguardo nella conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-giuridico del territorio.
Un patrimonio di quarant’anni di storia civile
Il nuovo versamento comprende i registri e gli allegati dello Stato Civile per il periodo compreso tra il 1961 e il 2000, costituendo una fonte documentaria di inestimabile valore per ricercatori, storici, genealogisti e operatori del diritto. Questi documenti rappresentano quarant’anni di storia civile della comunità ennese, testimoniando nascite, matrimoni, morti e tutti quegli eventi che hanno segnato la vita sociale del territorio.
La documentazione acquisita si caratterizza per la sua completezza e per l’eccellente stato di conservazione, frutto dell’accurata custodia da parte del personale del Tribunale e della meticolosa attività di preparazione al versamento svolta dalla Commissione di Sorveglianza.
Un impegno triennale di grande portata
Il risultato odierno si inserisce in un più ampio progetto di tutela documentaria che ha caratterizzato il triennio 2023-2025. L’instancabile lavoro della Commissione di Sorveglianza ha infatti permesso di raccogliere complessivamente quasi mezzo chilometro lineare di documenti prodotti dal Tribunale di Enna, una quantità impressionante che testimonia l’importanza e la continuità dell’attività giudiziaria sul territorio.
Questo straordinario risultato è il frutto di una strategia condivisa di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, resa possibile grazie alla sinergia tra istituzioni e alla dedizione di tutti gli operatori coinvolti. La collaborazione tra Archivio di Stato e Tribunale rappresenta un modello virtuoso di cooperazione istituzionale nella salvaguardia della memoria collettiva.
Il valore della collaborazione istituzionale
La riuscita di questa operazione è stata possibile grazie alla competenza e alla professionalità dimostrate da tutti i soggetti coinvolti. Particolare riconoscimento va al Presidente del Tribunale di Enna, Dott.ssa Miriam D’Amore, e a tutto il personale dell’ufficio giudiziario, che hanno gestito con cura e precisione ogni fase del delicato processo di versamento.
L’attenzione riposta in ogni passaggio dell’operazione garantisce non solo la corretta conservazione dei documenti, ma anche la loro piena accessibilità per future consultazioni e ricerche. La meticolosa preparazione della documentazione faciliterà infatti il lavoro di catalogazione e inventariazione che l’Archivio di Stato porterà avanti nei prossimi mesi.
Una risorsa per la ricerca e la comunità
I documenti ora acquisiti rappresentano una risorsa fondamentale per diverse tipologie di ricerca. Gli storici potranno attingere a questa documentazione per ricostruire aspetti della vita sociale ed economica del territorio ennese nella seconda metà del XX secolo. I genealogisti troveranno elementi preziosi per le loro ricerche familiari, mentre i ricercatori in ambito giuridico potranno analizzare l’evoluzione della pratica amministrativa e giudiziaria.
Ma il valore di questo patrimonio va oltre l’ambito accademico e professionale: si tratta di documenti che conservano la memoria di migliaia di cittadini e delle loro famiglie, costituendo un ponte tra passato e presente nella costruzione dell’identità collettiva della comunità ennese.
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