Ospedale di Nicosia, i consiglieri comunali Giacobbe e Scavuzzo si rivolgono ai dirigenti dell’Asp di Enna per diverse anomalie e carenze presenti nella struttura

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Con una nota inviata al direttore generale dell’Asp di Enna, Francesco Iudica e al direttore sanitario, Emanuele Cassarà, i due consiglieri comunali Filippo Giacobbe (Forza Italia) e Domenico Scavuzzo (Partito Democratico), pongono diversi quesiti in merito a diverse carenze e anomalie che in questi giorni di emergenza coronavirus si sono presentate all’ospedale Basilotta di Nicosia.

I due consiglieri comunali chiedono come mai il reparto di medicina del Basilotta è rimasto funzionante ancora per circa una settimana dopo la ufficializzazione della positività al coronavirus di un paziente, che era stato ricoverato presso lo stesso reparto solo pochi giorni prima?

Come mai medici dell’Ospedale di Nicosia sono stati costretti, con ordine di servizio,  a  prestare  il loro lavoro presso l’Ospedale Umberto I di Enna, riducendo ulteriormente il personale medico del nosocomio nicosiano? E ciò in considerazione che il personale medico è già particolarmente carente da molto tempo in rapporto alla copertura dei posti previsti in pianta organica per assicurare i servizi essenziali e i livelli minimi di assistenza a tutti i ricoverati nelle diverse Unità Operative Complesse e Semplici presenti?

Come mai nonostante le richiesta da oggi non è stata attivata una “struttura precaria o una tenda da campo”, anche precaria, esterna al pronto soccorso dell’ospedale, dove poter effettuare il servizio di pre-triage ed evitare così possibili rischi di contagio da corid19 per chi si trova all’interno delle strutture ospedaliere? I due consiglieri chiedono che venga prontamente attiva la procedura necessaria per la sua collocazione.

Sulla vicenda del ritardo negli esiti dei risultati dei tamponi, i due consiglieri comunali nicosiani chiedono per quali motivi è necessario a volte aspettare anche parecchi giorni, nonostante adesso l’attivazione di un centro di elaborazione dati nella stessa Provincia di Enna e come mai ancora nel nostro territorio non esiste un servizio per effettuare i  tamponi a domicilio a quei soggetti che già manifestano dei sintomi  conclamati o che hanno avuto contatti con persone accertate positivamente all’infezione da covid19?

Infine, Giacobbe e Scavuzzo chiedono al management dell’Asp di Enna se è stata programmata la sanificazione del reparto di Medicina o se è già stata effettuata.

 


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