Pagana (Attiva Sicilia): “presentato all’Ars l’odg con il quale si chiede al presidente Musumeci di intervenire per l’Ati Idrico Enna”

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Ho presentato all’Ars un atto di indirizzo con il quale l’Assemblea regionale chiede al presidente della Regione Musumeci di intervenire direttamente per affrontare le questioni legate all’Ati idrica di Enna”.

Lo dichiara la parlamentare regionale di Attiva Sicilia Elena Pagana, che ha già chiesto ed ottenuto l’udizione in IV Commissione dell’Ars dell’assessore all’Energia, dell’ATI idrico di Enna e del gestore del servizio AcquaEnna S.c.p.A, per fare il punto sulle infrastrutture idriche dell’Ennese, ma anche per affrontare la spina questione dei paventati aumenti del canone, in una provincia dove i costi per gli utenti del servizio idrico sono tra i più elevati.

Ho perseguito la proposta di diversi sindaci dell’Ennese di avviare un’interlocuzione costante con la Regione, necessaria a ottenere l’intervento finanziario della Regione che ha già finanziato i Piani d’ambito per le province di Agrigento e Caltanissetta e previsto contributi per evitare l’aumento in bolletta per gli utenti. Le disparità di trattamento con le altre province fatte negli scorsi anni hanno prodotto la conseguenza che la differenza pesa in termini economici sulla bolletta finale”.

L’Odg dovrebbe essere votato in Aula dopo il voto sull’esercizio provvisorio della Regione.

Si chiede al presidente Musumeci di indire un tavolo tecnico e convocare i sindaci dell’assemblea territoriale idrica di Enna e il gestore del servizio idrico AcquaEnna S.c.p.a. L’azione dovrà essere finalizzata – prosegue Pagana – a porre in essere tutte la azioni di competenza per ridurre il margine di autofinanziamento per gli investimenti sulle infrastrutture dell’ambito territoriale, che è quello che ricade sugli utenti, individuando i fondi per garantire l’equilibrio economico del piano d’ambito, azione peraltro prevista dalla legge regionale 31 maggio 2004, per gli ambiti territoriali di Agrigento e Caltanissetta. Al presidente si chiede un intervento anche per ridurre la tariffa di acquisto dell’acqua dal grossista Siciliacque SpA e chiarire, alla luce della sentenza del Tar, la competenza sulla definizione della tariffa”.

 


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