Per il PD a Nicosia è necessaria una rinascita, no all’aumento delle tasse e alla spazzatura per strada

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I circoli PD di Nicosia e Villadoro vogliono  sottolineare come l’Amministrazione comunale e la sua maggioranza consiliare in occasione dell’approvazione del bilancio 2018, avvenuta solo a fine agosto e con due mesi di ritardo,  hanno messo in evidenza  ancora una volta la mancanza di una progettazione in grado di fare rinascere la nostra città che ormai vive una condizione di marginalità rispetto al resto dei comuni del circondario e dell’intera provincia di Enna. A distanza di oltre tre anni dall’insediamento di questa amministrazione non è stato prodotto nessun progetto nuovo e significativo che, attingendo a fondi regionali, nazionali e comunitari, possa puntare sul rilancio dell’economia del nostro territorio, dal quale purtroppo continua la fuga verso il nord Italia di giovani  e famiglie intere per la mancanza di prospettive occupazionali. Per il PRG, scaduto da diversi anni, non si vede nessuna luce all’orizzonte, nonostante i costi già affrontati dal Comune per i tanti incarichi assegnati all’esterno, con la crisi del settore edilizio che ormai ha raggiunto livelli mai visti in passato.

La mancanza del  bilancio preventivo è stata sicuramente la causa della organizzazione di una estate nicosiana all’insegna della noia e della fuga verso i comuni viciniori molto più attrattivi per le loro manifestazioni canore e culturali di alto profilo, mentre a Nicosia le poche manifestazioni, peraltro molto partecipate dai cittadini, sono state organizzate tutte da privati cittadini che hanno tentato, così, di promuovere le loro attività.

Alla mancanza di una programmazione, necessaria per affrontare le gravi criticità, che caratterizzano il nostro territorio e l’intero meridione, nel bilancio 2018 si è aggiunto nello stesso tempo l’aumento di oltre un milione di euro della tassazione comunale,  che sta creando notevoli difficolta economiche  ai cittadini e alle imprese. L’aumento della tassazione è in vigore dal 2015  per volere di questa Amministrazione,  la quale, per la prima volta nella storia del nostro Comune ha deliberato l’applicazione della TASI e  l’aumento dell’ IMU dal 7,6  all’8,6 per mille.

La situazione della raccolta dei rifiuti, inoltre, sta diventando sempre più grave, nonostante il costo complessivo del servizio superi i due milioni di euro, collocando il Comune di Nicosia tra i più cari dell’Italia.  Dopo l’invenzione disastrosa, dal punto di vista della sanità pubblica, delle isole ecologiche ( in contrada Pantano i rifiuti, puzzolenti e traboccanti fino alla strada provinciale, sono stati lasciati a marcire per oltre un mese), ora si sta proponendo l’assurdità della grande area di raccolta  di contrada Crociate, dove dovrebbero conferire i loro rifiuti gli abitanti delle campagne, dopo aver percorso ogni mattina una distanza  di oltre 5-10 chilometri. A questo va aggiunto che i rifiuti nei quartieri vengono lasciati nei cassonetti spesso per parecchi giorni, mentre a Villadoro i rifiuti sono lasciati per strada e da quando è stato istituito l’ARO lo spazzamento è stato effettuato solo qualche volta.

A Villadoro rimane ancora irrisolta la questione della presidenza del consiglio di circoscrizione, perché la maggioranza consiliare, perpetrando una illegittimità, si rifiuta di modificare il regolamento della circoscrizione e istituire la figura del vicepresidente. Anche il Sindaco, a sua volta, in barba alle leggi e alle direttive regionali (vedi parere dell’Ufficio legale e legislativo della Presidenza della Regione Sicilia), continua a emanare atti che calpestano il principio di democrazia e offendono l’intera comunità villadorese.

A tutto ciò va aggiunto l’atteggiamento irrispettoso e offensivo che spesso il Sindaco assume nei confronti di quei consiglieri o cittadini  che vogliono proporre legittime iniziative o esprimere liberamente le loro opinioni. A questo proposito si stigmatizzano in modo particolare i  suoi interventi fatti su Telenicosia contro la consigliera Luciana Spedale, la quale aveva evidenziato che nel bilancio 2018 per l’apertura del “Tribunale sperimentale” era stata prevista la somma di soli 150 euro, e contro i componenti del “Comitato per la riapertura del tribunale”, definiti imbroglioni, solo perché stanno sostenendo una battaglia per l’applicazione di una norma nazionale (l’Art. 8 dlgs 7/9/2012  n. 155, comma 4-bis) condivisa anche dalla regione Sicilia, la quale, peraltro, nel bilancio 2018 ha già previsto la somma per farsi carico delle spese di gestione di tutti e tre i tribunali siciliani soppressi nel 2014.

Il Partito Democratico di Nicosia e Villadoro

 


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