Per la nuova illuminazione a Nicosia si riparte con un nuovo bando di gara

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Con la determina dirigenziale del 25 febbraio 2022 il Comune di Nicosia ha dato il via alla nuova procedura che porterà all’emissione di un nuovo bando e all’assegnazione dei lavori per realizzare gli interventi di efficientamento, innovazione, messa a norma ed adeguamento alle nuove tecnologie, per contenere i consumi e utilizzare la rete elettrica per far diventare Nicosia una “Smart City”.

Una procedura abbastanza lunga e che nel suo percorso ha affrontato diversi ostacoli soprattutto nelle aule dei tribunali del TAR.

Nel 2018 il Comune di Nicosia partecipò all’avviso pubblicato dalla Regione siciliana per accedere al contributo finalizzato a finanziare gli investimenti con copertura del 100%, sugli impianti d’illuminazione di proprietà pubblica, al fine di efficientare ed innovare gli impianti con l’adeguamento alle nuove tecnologie comprendenti sistemi illuminanti atti a ridurre le emissioni in atmosfera ed il conseguente inquinamento ambientale.

Nel mese di febbraio 2019, il Comune di Nicosia fu escluso dal finanziamento del progetto con la motivazione “Diagnosi energetica redatta in modo non conforme e priva di sottoscrizione”. Il Tar di Palermo, il 18 giugno 2019, accogliendo la tesi dell’avvocato Carmelo Panatteri, aveva ordinato al Dipartimento regionale dell’Energia l’inserimento in graduatoria del progetto esecutivo del Comune di Nicosia tra le istanze ammesse alla fase di valutazione per l’ottenimento del finanziamento. Il Dipartimento riammise all’istruttoria per il finanziamento il progetto e trasmise il fascicolo alla commissione di valutazione, ottemperando in questo modo all’ordinanza di sospensiva del Tar. La commissione di valutazione, in una nota inviata al Comune di Nicosia il 13 agosto 2019, dichiaro nel verbale della seduta che dalla scheda di valutazione si evinceva che il progetto del Comune di Nicosia aveva il punteggio sufficiente per essere ammesso al finanziamento. Nel mese di maggio 2021 fu pubblicato dal Dipartimento dell’Energia il decreto di finanziamento del progetto per 3.800.000 euro.

Il 22 marzo 2021 si era svolta presso la sede di Enna dell’Urega la gara per l’assegnazione dei lavori”. Alla gara parteciparono 143 ditte, l’importo a base d’asta fu fissato in 2.667.082,51 euro, a cui andavano aggiunti gli oneri della sicurezza ed il costo della manodopera per oltre 450 mila euro. Dopo l’apertura delle buste, la commissione di gara aggiudicò i lavori all’ATI Siemi snc Gp Costruzioni sas Oliveri Giuseppe, che aveva presentato la sua offerta con il ribasso del 28,287%, ovvero per l’importo complessivo di 1.946.544,85 euro. La gara fu annullata per un errore nella procedura di assegnazione dei punteggi e si risolse con una nuova aggiudicazione avvenuta il 16 aprile 2021. In questo quarto verbale di gara la ditta CLEM s.r.l. , con sede a Subiaco, in provincia di Roma, si aggiudicò l’assegnazione dei lavori con il ribasso del 27,575% % sull’importo a base d’asta di 2.667.083,51 euro e quindi per il prezzo di 1.931.635,23 euro oltre il costo per la sicurezza di 33.899,25 euro, per un importo complessivo di 1.965.534,48 euro.

Ma la ditta che si era aggiudicata la prima gara, poi annullata, ovvero la Siemi s.n.c. di Michelangelo Musumeci, propose ricorso al TAR di Catania contro il Comune di Nicosia e nei confronti della ditta CLEM srl, vincitrice della gara del 16 aprile 2021. Il TAR di Catania il 7 dicembre 2021 ha dichiarato illegittimi il bando di gara e il disciplinare, poiché come si legge nella sentenza “prevedono un importo complessivo dei lavori e una categoria insufficiente rispetto ai lavori previsti, senza che detto contrasto possa essere ricondotto ad un mero errore………..Ciò in quanto, nel caso in esame, non si tratta di disposizioni poco chiare di cui va compresa la portata, ma di contrasto tra regole dettate dalla stessa lex specialis di gara, che rendono non percepibile in maniera immediata e chiara il requisito di qualificazione richiesto dalla stazione appaltante con riferimento ai lavori oggetto di gara”.

Il Comune di Nicosia non ha voluto opporsi alla sentenza del TAR di Catania e il 28 gennaio 2022 ha preso atto dell’annullamento del bando di gara, del disciplinare ed ha dichiarato, conseguentemente, la illegittimità degli atti conseguenti tra i quali la determina a contrarre 29 dicembre 2020 e la determina di aggiudicazione 24 giugno 2021 ed, infine, ha proceduto all’adozione di nuovo bando e disciplinare in coerenza con quanto stabilito nella sentenza.

La determina dirigenziale del 25 febbraio 2022 ha dato il via all’espletamento della procedura da parte dell’Urega di Enna, che svolgerà tutte le operazioni di gara, con ricezione delle offerte, prodotte dagli operatori economici. Nella stessa determina è stato approvato lo schema del bando e del disciplinare di gara, che saranno pubblicati sul profilo del committente della stazione appaltante www.comune.nicosia.en.it, nell’ Albo on line nella sezione “Amministrazione trasparente- sezione bandi e contratti”, sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sulla piattaforma digitale dei bandi di gara presso l’ANAC, su almeno uno dei principali quotidiani a diffusione nazionale e di diffusione locale nel luogo ove si esegue il contratto e, infine, sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana.

 


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