La mattina del 4 giugno, all’interno della rassegna Nicosiana, nata da un’idea dell’Associazione culturale Divina Mania, presieduta da Debora Leonardi, è stata organizzata una tavola rotonda sulla SLA, la sclerosi laterale amiotrofica, malattia che colpì la dottoressa Maria Maira, alla cui memoria è dedicata l’intera rassegna ed una raccolta fondi per la ricerca.
Alla tavola rotonda, dal titolo “Vivere la SLA – nuove diagnosi-nuove terapie”, è intervenuto per i saluti istituzionali il sindaco Luigi Bonelli, che tra l’altro da neuropsichiatra è particolarmente preoccupato per il diffondersi di questa malattia nel territorio. Il dott. Renato Mancuso è intervenuto da presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Enna. Affermazioni toccanti quelle del dott. Francesco De Luca, marito di Maria Maira, che ha ringraziato tutti coloro che hanno organizzato questo incontro in ricordo della dottoressa apprezzata come moglie, madre di famiglia e professionalmente come medico oculista.
Tra gli interventi straordinari quello di Michele La Pusata, malato di SLA e vice presidente dell’AISLA, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Moderatore della tavola rotonda il dott. Salvatore Zappulla, direttore U.O.C. di Neurologia dell’ASP di Enna. Relatore il dott. Paolo Scarlata, dirigente medico U.O.C. di Neurologia dell’ASP di Enna, che ha spiegato come la SLA è una malattia neurodegenerativa progressiva dell’età adulta, determinata dalla perdita dei motoneuroni spinali, bulbari e corticali, che conduce alla paralisi dei muscoli volontari fino a coinvolgere anche quelli respiratori. Diverse sono le ricerche in corso da parte della comunità mondiale, ma ad oggi non esiste una valida cura o una terapia per questa terribile malattia.
E’ intervenuto alla tavola rotonda anche il dott. Claudio Millia, responsabile del team SLA dell’ASP di Enna.
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