L’Unità Pastorale Santa Maria Maggiore – San Michele Arcangelo di Nicosia ha celebrato nel mese di maggio un intenso pellegrinaggio mariano articolato in tre momenti significativi, ciascuno dedicatoa una virtù teologale e guidato dalle riflessioni di padre Filadelfio Scandurra.
13 Maggio — Dalla Grotta alla Basilica: la Fede
Il pellegrinaggio è iniziato con una processione dalla Grotta della Madonna alla Basilica di Santa Maria Maggiore. La comunità ha percorso le vie cittadine in preghiera, culminando con la celebrazione della Santa Messa. Padre Scandurra ha incentrato l’omelia sulla fede, presentando Maria come modello di fiducia totale in Dio e di accoglienza del mistero divino.
20 Maggio — Da via Arena alla Parrocchia di San Michele: la Speranza
Il secondo appuntamento ha visto il trasferimento della statua della Vergine dalla Cappella della Madonna delle Grazie in via Arena alla Parrocchia di San Michele Arcangelo. La processione, accompagnata dalla recita della coroncina del mese di maggio, si è conclusa con la celebrazione eucaristica. La riflessione si è concentrata sulla speranza, con Maria presentata come donna dell’attesa e della perseveranza.
27 Maggio — Da San Michele alla Chiesetta di Santa Lucia: la Carità
L’ultimo momento del pellegrinaggio è partito da Piazza San Michele per raggiungere la chiesetta di Santa Lucia, dove si è celebrata una Messa all’aperto con grande partecipazione delle famiglie. Padre Scandurra ha concluso il percorso riflettendo sulla carità, indicando Maria come madre del servizio e dell’amore concreto, esempio da imitare nella vita quotidiana.
Il pellegrinaggio ha rappresentato un’esperienza di grazia che ha rafforzato i legami comunitari e alimentato il desiderio di continuare il cammino cristiano insieme, seguendo l’esempio mariano di fede, speranza e carità.
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