La Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Piazza Armerina ha eseguito nei giorni scorsi l’arresto di un residente della città dei mosaici, ponendolo agli arresti domiciliari presso la propria abitazione per scontare una pena di sei mesi di reclusione.
L’operazione è scattata dopo che la condanna è divenuta definitiva e la Procura della Repubblica di Enna ha disposto l’esecuzione della pena. Il Tribunale di Sorveglianza di Caltanissetta aveva precedentemente concesso la misura alternativa della detenzione domiciliare, consentendo al condannato di scontare la pena nella propria abitazione anziché in carcere.
I poliziotti del Commissariato armerino hanno rintracciato l’uomo e proceduto all’esecuzione della misura cautelare, dando così seguito alle disposizioni dell’autorità giudiziaria.
I fatti del 2012
La vicenda che ha portato alla condanna risale al 2012, quando il personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Piazza Armerina era intervenuto per sedare una controversia che vedeva protagonisti due fratelli e una terza persona.
Secondo la ricostruzione emersa durante il processo, i due germani avevano aggredito fisicamente il terzo soggetto, provocandogli delle lesioni. Non contenti dell’aggressione, pur sapendo della sua innocenza, i fratelli avevano sporto denuncia calunniosa nei suoi confronti.
L’attività investigativa e processuale che ne è seguita ha portato alla condanna definitiva di uno dei due fratelli, riconosciuto colpevole dei reati di calunnia, lesioni personali e violenza privata.
La sentenza, ora passata in giudicato, prevede una pena di sei mesi di reclusione che il condannato dovrà scontare nel regime della detenzione domiciliare, misura che gli consente di rimanere nella propria abitazione sotto il controllo delle forze dell’ordine.
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