Piazza Armerina, azione corale e risposte concrete per la sicurezza della Villa romana del Casale

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Nel pomeriggio del 3 ottobre 2019, presso l’aula consiliare del Comune di Piazza Armerina si è svolto l’incontro con la stampa  promosso dal  prefetto di Enna, Giusi Scaduto e dal sindaco, Antonino Cammarata, allo scopo di illustrare le iniziative intraprese a tutela della legalità presso l’area commerciale del sito archeologico di Villa Romana del Casale, dove lo scorso 27 aprile si era verificata una violenta rissa tra operatori economici,  nonostante vi fossero numerosi turisti, anche stranieri.

Erano presenti la giunta e i consiglieri comunali, il questore vicario, Riccardo Caccianini, il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Saverio Lombardi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Giuseppe Licari, il sostituto procuratore della Repubblica del Tribunal di Enna, Stefania Leonte. Erano, altresì, presenti i Presidenti di Confcommercio e Confesercenti, unitamente ai segretari generali di CGIL, CISL e UIL.

Il prefetto ha subito dato atto “dell’importante azione corale, di repressione e prevenzione, che è stata posta in essere negli ultimi mesi a presidio dell’ordine e sicurezza pubblica e, con la scelta dell’aula consiliare – massima espressione della democrazia rappresentativa sul territorio – si è voluto rendere omaggio e, al tempo stesso, dare risposte concrete alla comunità piazzese”.

Ha ricordato, intanto, la tempestiva ed efficace risposta della Procura della Repubblica de Tribunale di Enna nei confronti degli autori di un gesto tanto spregevole che ha messo a repentaglio l’incolumità dei visitatori, oltre a costituire un incalcolabile danno di immagine per la città.

Ancora, nel mese di maggio scorso, il consiglio comunale ha approvato due importanti regolamenti, commerciale e di polizia locale, individuando il sito archeologico tra le aree in cui è possibile emettere il Daspo urbano. Così costruendo l’imprescindibile architettura delle regole e degli strumenti, anche innovativi, mediante i quali poter intervenire tempestivamente su ogni eventuale condotta illecita. Sono, pure, state potenziate le misure di difesa passiva del sito, nelle more che trovino attuazione i già programmati interventi definitivi.

In parallelo, Prefettura e Forze di polizia hanno avviato gli approfondimenti richiesti per l’applicazione degli strumenti che l’ordinamento mette a disposizione dell’azione di prevenzione. A conclusione, il questore ha adottato l’avviso orale, ai sensi dell’art. 1 del D. Lvo n. 159/2011, nei confronti di 4 soggetti. Su proposta del prefetto, il sindaco ha sospeso 5 licenze commerciali, ai sensi dall’art. 19 del D.P.R. 616/77, per ragioni di ordine e sicurezza pubblica.

Il Prefetto ha precisato che “si è trattato di atti dovuti e di un impegno corale non contro qualcuno ma in favore della collettività, auspicando che il percorso prosegua ora con la sempre maggiore partecipazione dei cittadini. Perché – ha sottolineato – quando si comincia a tollerare le piccole illegalità, il rischio è che il prezzo da pagare sia sempre più alto e difficile da soddisfare, se non a rischio della dignità individuale e collettiva”. Ha concluso, sottolineando che “le prevaricazioni, minacce e intimidazioni non sono un male necessario ma una malattia curabile. Combatterle non solo è possibile e giusto ma è gratificante e consolida il sentire comune, fortifica il senso di appartenenza ad un meraviglioso territorio che vogliamo preservare per le future generazioni.”

Il questore vicario ha voluto ulteriormente ribadire che la “squadra Stato” é affiatata e sempre attenta ad intercettare ogni problematica emergente e a soddisfare i bisogni ma, per elevare costantemente lo standard di sicurezza, resta decisiva la collaborazione dei cittadini.

In conclusione, il sindaco ha ringraziato il prefetto e le Forze di polizia per il lavoro quotidiano svolto e l’attenzione per il territorio, testimoniando l’impegno quotidiano dell’amministrazione per la valorizzazione del sito in una cornice di legalità in cui ciascuno può esercitare i propri diritti, primo fra tutti alla libera iniziativa economica nel rispetto delle regole.

 


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