Piazza Armerina, grande affluenza all’Open day dedicato alla prevenzione del tumore al seno

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La giornata dedicata alla prevenzione del tumore al seno, realizzata presso la Stanza Rosa dell’Ospedale di Piazza Armerina diretto dalla dott.ssa Mara Politi, ha registrato una grande affluenza di donne.

L’evento si è svolto in sinergia tra l’Unità operativa di Senologia dell’Umberto I, il Centro gestionale Screening e la Stanza Rosa del Pronto Soccorso, diretto dalla dott.ssa Raffaella Crescimanno.

Il Percorso Rosa all’interno del PS – sottolinea Linda Vitali, referente della Stanza Rosa – continua a prendersi cura delle donne anche per la prevenzione dei tumori alla mammella, che è il più frequentemente diagnosticato alla popolazione femminile”.

Il Centro gestionale Screening, diretto dalla dr.ssa Ornella Blanca, ha prenotato seduta stante le mammografie per le donne rientranti nel programma di screening.

I radiologi dell’Unità operativa di Senologia, diretta dalla dr.ssa Teresa Bizzini, hanno offerto consulenze gratuite ed effettuato ecografie mammarie.

Un giorno dedicato alla prevenzione – dichiara Teresa Bizzini – non ha certo la funzione di esaurire un programma più ampio che ha la ragion d’essere nella misura in cui diffonde il messaggio, raggiunge più persone possibili per avvicinarle al percorso della prevenzione. La giornata dedicata alla prevenzione del tumore alla mammella è l’occasione per dire quanto “facile” sia stato unire i due “polmoni”, Enna e Piazza Armerina, perché ci siamo subito “riconosciuti” leggendo ognuno nell’altro la passione che ci anima nel seguire, accompagnare, assistere il percorso delle donne, che purtroppo assai spesso si trovano a fare i conti con la malattia che arriva senza preamboli e presentazioni, occupando vita e pensieri da un giorno all’altro.  L’idea comune di sostenere questo percorso fino alla la conquista della guarigione è la comune spinta che ha permesso un evento come questo Open Day, nella certezza che Piazza Armerina ed Enna, nell’immaginario femminile, non siano solo fredde e pur necessarie strutture sanitarie ma approdo sicuro e confortevole in fasi della vita in cui l’essere umano ha bisogno del medico del corpo e dell’anima”.

 


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