PNRR Sanità in Sicilia. La riforma prevede a Nicosia un Centro Operativo Territoriale e una Casa di Comunità

Condividi l'articolo su:

Si è tenuta la mattina del 3 febbraio la seduta della VI Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana con all’ordine del giorno la programmazione dei fondi del PNRR destinati alla Sicilia per il settore sanitario e socio sanitario. La riforma interesserà l’assistenza sanitaria territoriale, tramite la creazione di strutture nuove, in particolare le Case di Comunità, gli Ospedali di Comunità e i COT (Centrali Operative Territoriali).

In totale per la Sicilia c’è uno stanziamento di 796 milioni di euro, di cui 16,7 milioni per la realizzazione di 49 Centrali Operative Territoriali; 217 milioni per la realizzazione di 146 Case della Comunità e 93,4 milioni per la realizzazione di 39 Ospedali della Comunità.

Le Regioni entro il 28 febbraio devono trasmettere al Ministero i Piani Operativi Regionali con il dettaglio degli Action Plan e delle Schede di intervento, documenti questi che costituiscono parte integrante del Contratto Istituzione di Sviluppo (CIS) in pratica il contratto che sta alla base della concessione dei fondi previsti per ciascuna regione con scadenza il 31 maggio 2022.

La Regione Siciliana ha inviato a Roma delle schede molto dettagliate. L’assessore Ruggero Razza ha spiegato che i documenti inviati sono solo una prima proposta, l’argomento sarà approfondito prima in commissione e poi anche in aula.

Queste le proposte secondo il Piano Operativo Regionale: 39 Ospedali di Comunità (3 nella provincia di Agrigento, 2 Caltanissetta, 9 Catania, 1 Enna, 5 Messina, 10 Palermo, 3 Ragusa, 3 Siracusa, 3 Trapani); 150 Case di Comunità (16 nella provincia di Agrigento, 8 Caltanissetta, 32 Catania, 5 Enna, 18 Messina, 37 Palermo, 9 Ragusa, 12 Siracusa, 13 Trapani) e 49 COT (4 nella provincia di Agrigento, 3 Caltanissetta, 11 Catania, 2 Enna, 6 Messina, 12 Palermo, 3 Ragusa, 4 Siracusa, 3 Trapani).

Entrando nel dettaglio saranno Case di Comunità (CdC): Barrafranca, presso l’immobile sottratto alla mafia, il Poliambulatorio di Enna, l’ex Ostetricia dell’ospedale di Leonforte, il Poliambulatorio di Nicosia ed il Poliambulatorio di Piazza Armerina.

I Centri Operativi Territoriali (COT) saranno a Enna e Nicosia.

L’Ospedale di Comunità (OdC) sarà a Leonforte.

La COT svolge un ruolo di integratore e di facilitatore tra l’ospedale ed il territorio. Dispone della mappa delle disponibilità e delle soluzioni offerte dal territorio e garantisce la continuità assistenziale nel percorso del paziente, organizzando le attività post dimissione e riducendo la percentuale di nuovi ricoveri non necessari.

La Casa della Comunità (CdC) è il luogo fisico di prossimità e di facile individuazione dove la comunità può accedere per entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria: garantirà una “presenza medica” 24 ore su 24, oltre a quella di infermieri e specialisti.

L’Ospedale di Comunità è una struttura sanitaria di ricovero breve che afferisce alla rete di offerta dell’assistenza territoriale e svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, con la finalità di evitare ricoveri ospedalieri impropri o di favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogni sociosanitari, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e dell’autonomia e più prossimi al domicilio.

 


Condividi l'articolo su: