Prefettura di Enna, sottoscritti i protocolli per una maggiore sicurezza del territorio

Condividi l'articolo su:

Il prefetto di Enna, Matilde Pirrera, ha sottoscritto nella mattina del 16 marzo 2021, i Protocolli d’Intesa con i referenti provinciali di Federfarma, Federpreziosi, Federtabaccai e Abi, con i quali sono stati assunti impegni in ordine all’attuazione a livello territoriale di quanto già previsto nei documenti pattizi sottoscritti o rinnovati in sede centrale.

La sottoscrizione è avvenuta alla presenza dei referenti provinciali delle singole associazioni e dei vertici delle Forze dell’Ordine, nonché dei sindaci della Provincia, che assieme al rappresentante in sede locale dell’ABI, hanno partecipato da remoto.

I predetti atti convenzionali, prima dell’adesione formale, sono stati esaminati in sede di riunione tecnica di coordinamento nel corso della quale le Forze di Polizia hanno rappresentato che i dati statistici sulle rapine non restituiscono un quadro preoccupante ma che la sottoscrizione costituisce un sicuro strumento di prevenzione per la legalità e la sicurezza di negozianti e utenti.

Tutti i protocolli trovano la propria ratio nel Protocollo-quadro sul video allarme antirapina rinnovato nel dicembre 2019 dal Viminale e da Confesercenti e Confcommercio, da cui ha preso ispirazione il nome attribuito alla giornata di oggi, Occhi sul territorio.

Il video allarme, le cui caratteristiche tecniche sono state oggetto di aggiornamento con il Disciplinare Tecnico del 30 ottobre 2019, rappresenta un gioiello della Sicurezza Urbana Integrata e rimanda al concetto di Sicurezza Partecipata, mediante la trasmissione diretta e in tempo reale delle immagini alle sale operative. Con questo sistema anti-rapina gli operatori di Polizia possono assistere in diretta video all’evento e modulare il pronto intervento. Consente di tutelare al massimo sia la persona minacciata sia gli operatori di Polizia e di conoscere esattamente le vie di fuga del malvivente.

La sicurezza urbana integrata prevede infatti, come suggerisce il nome, un sistema integrato di sicurezza che necessita di politiche locali sinergiche ed integrate ma anche di un’interazione con i tradizionali strumenti di contrasto all’illegalità.

E’ proprio nell’ambito della sicurezza urbana integrata che entra in gioco la Sicurezza Partecipata volta a creare un sistema sinergico di strumenti e risorse in grado di affrontare, in maniera sempre più efficiente ed organizzata, i problemi riguardanti la sicurezza di un territorio.

Sia i sottoscrittori che le Forze dell’Ordine, nel formulare l’auspicio di una massiva adesione da parte degli esercenti, hanno sottolineato l’utilità di questi nuovi strumenti di allarme per una migliore sicurezza non solo dell’utenza e dei dipendenti degli associati ma anche dell’intera collettività.



Condividi l'articolo su: