“Gli Autonomisti di Grande Sicilia risultano il primo partito del centrodestra nella provincia di Enna con il 20% dei consensi, anche se con il voto diretto in diversi enti locali che si rinnoveranno da qui a breve, puntiamo a superare ampiamente questa soglia. Nella città di Enna così come in diversi altri comuni. Non posso che ringraziare il candidato condiviso con il centrodestra e con Forza Italia, Rosario Colianni, per la dedizione, generosità ed umiltà con cui ha affrontato la competizione che lo ha visto protagonista. Un augurio di buon lavoro al neo Presidente Piero Capizzi, se è vero che l’unica cosa positiva in questa vicenda è il ritorno di una guida politica all’interno dell’area vasta del libero consorzio ennese. Che io abbia incarichi di governo non è un mistero, ma questo non mi fa rinunciare ad esprimere le mie idee, perché nasco come uomo di partito e la mia storia è e sarà autonomista. Il centrosinistra fa il suo mestiere e la sua campagna elettorale e con questo, chapeau, ha raggiunto il 30%. Non mi stupisce, però, che gli amici di Cuffaro ovunque collocati, abbiano sostenuto il candidato del Pd in provincia di Enna. E’ una circostanza acclarata da avvenimenti, contatti, richieste, sollecitazioni in direzione del Pd registrate in questo mese. E’ il frutto di un consociativismo ben noto in provincia di Enna che inizia da 25 anni fa fino ad oggi. A Forza Italia guidata da Antonio Tajani e in Sicilia dal Presidente della Regione Renato Schifani, noi siamo stati leali, seri e coerenti come prevede un patto federativo stipulato tra il nostro leader, Raffaele Lombardo, ed il vicepremier. Che il centrodestra con una percentuale bulgara come questa e con un metodo elettorale indiretto, travasi i suoi consensi al Pd, la ritengo una scelta ampiamente suicida nei confronti dell’area politica che guida la regione siciliana. Non ritengo saggio, infatti, delegare un ruolo di guida al centrosinistra. Credo sia il caso di attenersi ad un codice etico che affondi il suo modello nei valori, nell’appartenenza, e che, magari, non preveda di cambiare più volte partito solo per essere rieletti, da destra a sinistra per finire al centro ad esempio. Un codice etico che chiarisca se il centrodestra della provincia di Enna vuole disegnare un ruolo guida, come appare dai numeri e da una visione comune di crescita e sviluppo del territorio. Su questo e su altro i partiti ed i movimenti del centrodestra devono essere netti e chiari, senza infingimenti e soprattutto mantenendo sempre la schiena dritta che ha, storicamente, contraddistinto la linearità dei rapporti politici”.
Lo dichiara l’assessore regionale ed esponente di Grande Sicilia Francesco Colianni.
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