Quello della psicologia è un ambito particolarmente esteso ed è per questo motivo che è difficile fare una panoramica completa ed esaustiva dei ruoli e delle specializzazioni relative agli addetti ai lavori che lo animano. Ci si può però concentrare sulla distinzione tra psicologo e neuropsicologo, due delle figure più richieste all’interno del mondo dell’assistenza mentale.
Differenze tra psicologo e neuropsicologo
Si parte da una base comune, quella della comprensione approfondita dei problemi mentali del paziente, con l’obiettivo di approntare delle strategie cliniche in grado di risolverli. Ma l’aspetto che più distingue l’operato dei due professionisti è quello relativo all’approccio utilizzato per il trattamento delle condizioni psicologiche che vengono affrontate. Il primo tende a concentrarsi sugli aspetti emotivi, mentre il secondo sui processi cognitivi e sui disturbi mentali. La neuropsicologia si basa più sulla ricerca e l’indagine clinica, mentre la psicologia su un approccio più intima e individuale. A livello di contromisure, lo psicologo agisce maggiormente facendo perno sull’analisi delle cause del malessere, mentre il neuropsicologo, dovendo affrontare spesso malattie e lesioni, sfrutteranno le risorse della medicina generale, ma anche alternative naturali come il cannabidiolo. Per l’accesso alla professione, in entrambi i casi sarà necessaria una laurea, che nel caso dello psicologo diventerà abilitante. Per operare come neuropsicologo occorrerà seguire una scuola di specializzazione.
Psicologo
Lo psicologo è un professionista esperto di diagnosi e cura delle malattie di tipo mentale, disturbi dell’apprendimento e dei problemi comportamentali. Una parte importante della sua attività è incentrata sul dialogo e sull’ascolto dei pensieri e delle emozioni del paziente, in modo da aiutare quest’ultimo ad affrontare i problemi in maniera costruttiva, con l’obiettivo di ricreare le basi per ottenere il benessere mentale. Il lavoro dello psicologo è molto simile a quello dello psichiatra, ma quest’ultimo si occupa principalmente delle condizioni che possono essere considerate più severe, e per questo motivo hanno anche la possibilità di prescrivere medicinali ad hoc.
Cosa fa uno psicologo
Come già accennato, buona parte del lavoro dello psicologo è incentrata sull’ascolto e sul dialogo costruttivo col paziente, che verte principalmente su aspetti emotivi e comportamentali che in qualche modo stanno pesando sulla sua vita. L’obiettivo è quello di creare delle basi affinché queste problematiche smettendo di incidere sul benessere dell’individuo, in modo da raggiungere il pieno benessere e la felicità. Importante è anche la ricognizione di eventuali malattie mentali, preesistenti o in fase di sviluppo, con la possibilità di indirizzare verso uno specialista in grado di approntare un percorso terapeutico adatto. Per quanto riguarda le condizioni sulle quali lo psicologo opera, possiamo dire che si tratta solitamente di problematiche a breve e lungo termine, inquadrabili su un piano emotivo e comportamentale, come ad esempio: ansia, depressione, stress, traumi o abusi, disturbi ossessivi-compulsivi.
Neuropsicologo
Il neuropsicologo è invece un professionista specializzato nel trattamento delle funzioni cognitive, soprattutto quelle ostacolate dalla presenza di malattie o lesioni che colpiscono il cervello. Si tratta in sostanza di una sottocategoria del mondo della psicologia, maggiormente concentrata sulle disfunzioni neurologiche che sul benessere mentale del soggetto.
Cosa fa un neuropsicologo
Come prima cosa il neuropsicologo testerà le capacità cognitive del paziente, attraverso prove spesso computerizzate che permettono di misurare con precisione le abilità, da integrare successivamente con le altre informazioni di tipo personale e medico. Possibile anche il ricorso alle risonanze magnetiche per ottenere un quadro più dettagliato in fase di diagnosi.
Molti di questi dati vengono poi utilizzati per la creazione di report in grado di aiutare il lavoro dell’intera comunità scientifica, in modo da offrire un’assistenza sempre più efficace a chi è interessato da questo tipo di condizioni. E in tal senso, lo spettro delle malattie in questo ambito è particolarmente ampio e va dai disturbi legati all’autismo, passando l’alzheimer e la demenza senile.
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