Referendum: flop dell’affluenza, a Nicosia vota solo il 22% degli elettori, in provincia di Enna il 25,48%

referendum 8 9giugno 2025
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I cinque referendum dell’8 e 9 giugno si sono conclusi con un clamoroso fallimento in termini di partecipazione popolare. Come ampiamente previsto, non è stato raggiunto il quorum del 50% più uno degli aventi al voto necessario per validare le consultazioni referendarie.

A livello nazionale l’affluenza si è fermata al 30,43%, un dato che certifica il disinteresse dei cittadini verso i quesiti proposti. Nessuna regione italiana è riuscita a superare la soglia minima richiesta, con la Sicilia che ha fatto registrare uno dei peggiori risultati con appena il 23,24% di votanti.

Enna si conferma la provincia più “partecipe”

Analizzando i dati siciliani nel dettaglio, emerge che la provincia di Enna ha ottenuto il tasso di partecipazione più elevato dell’isola con il 25,48% di elettori che si sono recati alle urne. All’estremo opposto si colloca Trapani, dove ha votato soltanto il 20,12% degli aventi diritto, confermando un trend di scarsissimo coinvolgimento dei cittadini trapanesi nelle consultazioni referendarie.

Nicosia sotto la media provinciale

Nel territorio ennese, Nicosia ha fatto registrare un’affluenza del 22,07%, posizionandosi al di sotto della media provinciale. Il comune che ha mostrato maggiore interesse per i referendum è stato Troina, dove si è recato alle urne il 32,17% degli elettori, un dato comunque lontanissimo dal quorum necessario. Fanalino di coda Barrafranca, con appena il 18,23% di partecipazione.

Questi numeri certificano una volta di più la difficoltà crescente nel coinvolgere i cittadini nelle consultazioni referendarie, soprattutto quando i temi trattati sono percepiti come distanti dalle preoccupazioni quotidiane della popolazione.


 


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