Resto al Sud si conferma trampolino di lancio per le nuove attività nel Mezzogiorno anche nel 2025: fondi fino a 200.000 euro

Logo Resto al Sud 2.0
Condividi l'articolo su:

Da qualche anno è entrato in vigore Resto al Sud, un bando che punta a sostenere l’apertura di nuove attività industriali e commerciali nel Mezzogiorno d’Italia. L’obiettivo dichiarato è dare nuovo impulso e nuova linfa vitale all’imprenditoria meridionale, che fa generalmente più fatica a sbocciare, e di conseguenza trattenere nello Stivale i giovani imprenditori e i giovani talenti spesso costretti a cercare fortuna all’estero.

Anche per il 2025 è stata confermata la misura, gestita da Invitalia, che prevede finanziamenti a fondo perduto per le nuove imprese e le nuove attività professionali. Resto al Sud copre il 100% delle spese necessarie per lanciare una nuova attività, con un finanziamento massimo di 50.000 euro, che può arrivare fino a 200.000 euro per quelle società composte da quattro soci, per il 50% con un contributo a fondo perduto e l’altro 50% con un finanziamento bancario garantito dal fondo di garanzia per le PMI, con gli interessi completamente a carico di Invitalia.

La misura inoltre prevede un ulteriore contributo a fondo perduto fino a 15.000 euro per le ditte individuali o per le attività svolte in forma individuale, o di 40.000 euro per le società. Resto al Sud è destinato alle persone con un’età compresa tra i 18 e i 55 anni, quindi può fare domanda una platea di beneficiari piuttosto ampia. Da tenere a mente che il bando non prevede scadenze né tanto meno graduatorie e che i fondi vengono distribuiti fino al loro esaurimento. Per comprendere meglio quali sono i requisiti per fare domanda e l’iter burocratico da seguire invitiamo a prendere visione del portale Restoalsudcontributi.it, dove prendere informazioni preziose anche sul bando Resto al Sud 2.0, un programma destinato ai giovani aspiranti imprenditori sotto i 35 anni residenti nel Mezzogiorno d’Italia.

Quali attività si possono aprire con il Bando Resto al Sud? Tra le più gettonate ci sono le attività turistiche come agriturismi, bed & breakfast, ristoranti, trattorie, bar e negozi di souvenir. Sono tante le aperture di queste attività e la cosa non sorprende soprattutto considerando che il turismo è sempre stato un settore fortissimo in Italia, a maggior ragione quest’anno che c’è anche il Giubileo.

Altre attività che si possono aprire sono quelle dedite alla produzione e alla vendita di prodotti alimentari locali, come formaggi, salumi e olio d’oliva. Anche questi settori sono molto forti, poiché la gastronomia made in Italy è sempre molto apprezzata dai turisti.

E ancora si possono aprire servizi di assistenza sanitaria, come case di cura per anziani, cliniche odontoiatriche o fisioterapiste, oppure attività di servizi alle imprese come formazione professionale, marketing, pubbliche relazioni e consulenze.

Con il boom della tecnologia e dell’Intelligenza Artificiale ci sono molte richieste per il lancio di attività nel settore della tecnologia e dell’innovazione, come app mobili, startup tecnologiche, servizi di web design e sviluppo di software. Le attività che si possono aprire sono molte altre ancora, quindi chi è interessato farebbe bene a rivolgersi ad un professionista del settore per comprendere bene come fare domanda e sfruttare le opportunità a disposizione.



Condividi l'articolo su: