Il governo italiano sta valutando la riapertura di alcuni tribunali soppressi dalla riforma del 2012, una questione che periodicamente torna d’attualità. Il nuovo disegno di legge prevede inizialmente la riapertura di tre dei trenta tribunali chiusi: Bassano del Grappa, Lucera e Rossano, escludendo per il momento i tre tribunali siciliani di Nicosia, Modica e Mistretta.
Il 10 gennaio a Roma si è tenuta una riunione del Coordinamento nazionale dei tribunali soppressi, con la partecipazione del vice sindaco e del presidente del consiglio comunale di Nicosia. I criteri di selezione dei tribunali da riaprire non sono ancora stati chiariti pubblicamente, e non è noto se questo rappresenti un esperimento pilota che potrebbe essere esteso ad altri presidi giudiziari.
In risposta, il 16 gennaio si è tenuto a Nicosia un incontro con diverse figure istituzionali, tra cui l’onorevole Fabio Venezia e il presidente dell’Unione dei Comuni dell’Area Interna di Troina, Alfio Giachino. Hanno partecipato anche il vice sindaco Annamaria Gemmellaro, il presidente del consiglio comunale Sigismundo Li Volsi, l’avv. Piergiacomo La Via e numerosi cittadini interessati.
Durante l’incontro è emerso che Nicosia, facendo parte di un’area interna e rappresentando un circondario che comprende altri 13 comuni, possiederebbe i requisiti necessari per la riapertura. Rispolverato anche il progetto del Tribunale dei Nebrodi, che includerebbe i comuni dell’ex circondario giudiziario di Mistretta. Tuttavia, l’analisi della situazione suggerisce che il vero fattore determinante potrebbe essere il peso politico, come già dimostrato nel 2012 quando alcuni tribunali inizialmente destinati alla chiusura furono poi risparmiati grazie alle pressioni politiche.
La sfida per la riapertura del tribunale di Nicosia non dipenderà tanto dalle assemblee e dalle mozioni degli enti locali, quanto dalla capacità di esercitare un’efficace pressione politica nelle sedi appropriate, un compito che richiederà l’impegno coordinato sia dei partiti di maggioranza che di opposizione.
Sergio Leonardi
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