Ricordato a Nicosia il diciottesimo anniversario della strage di Nassiriya

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Il 12 novembre ricorre il diciottesimo anniversario della strage di Nassiriya, una delle pagine più tristi della storia recente italiana. Il 12 novembre del 2003, alle ore 10.40 nella città a sud dell’Iraq, un camion-bomba esplose dentro il recinto della caserma “Maestrale”, una delle basi del contingente italiano MSU a cui era demandato il controllo di quella zona del paese. A bordo del veicolo c’erano due terroristi. un autista ed un uomo armato che si sporse verso l’esterno e cominciò a sparare contro il posto di guardia all’ingresso della base. Il camion proseguì, sfondando la barra di metallo all’ingresso e si bloccò pochi metri dopo, scontrandosi contro le strutture di protezione che delimitavano il parcheggio della base, esplodendo. Crollò gran parte dell’edificio principale, molti mezzi militari presero fuoco ed andò in fiamme anche il deposito delle munizioni.

Il bilancio fu devastante 28 morti: 12 Carabinieri, 5 soldati dell’Esercito Italiano, due civili italiani e nove civili iracheni. Inoltre, una ventina di italiani, tra militari e civili, rimasero feriti.

A Nicosia ogni anno, da 18 anni, il consigliere comunale Filippo Giacobbe ha ricordato insieme al consigliere comunale Francesco la Giglia, al componente del cda dell’Azienda Silvo pastorale di Nicosia, Santina Lo Votrico e con alcuni giovani cittadini, le vittime di questo attentato terroristico. Una breve, ma intensa cerimonia con il suono di tromba del “Silenzio” che ha accompagnato la deposizione di un mazzo di fiori proprio sotto l’iscrizione che ricorda la piazza intitolata alle vittime di Nassiriya.

 


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