Ricoveri per Covid in calo in Sicilia, Giarratano “Vaccini decisivi”

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PALERMO (ITALPRESS) – “La situazione negli ospedali è in sensibile miglioramento. Un miglioramento evidente, eclatante e che in qualche modo era molto atteso”. A dirlo all’Italpress è Antonino Giarratano, anestesiologo e direttore del dipartimento Emergenza e Urgenza del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo. Il numero dei ricoveri si è vertiginosamente ridotto nelle ultime settimane, segnale importante soprattutto visti i momenti particolarmente critici vissuti nei mesi scorsi: “Fa parte, con i dovuti limiti, di quel concetto nazionale di ‘rischio ragionatò – ha proseguito Giarratano -. Se cresce il numero dei vaccinati in quella fascia di popolazione che va dai 50 ai 90 anni, insieme ai fragili, che rappresentano la popolazione che purtroppo riempie o satura le strutture ospedaliere, soprattutto i reparti sub-intensivi e intensivi, è fisiologico che i numeri migliorino”.
Dati fondamentali in vista delle riaperture, con i parametri per stabilire i colori delle regioni che sembrano pronti a variare: “Al di là di tutto, il futuro delle riaperture, dell’economia, adesso non si baserà più sui canoni dell’RT ma sul numero dei vaccinati, che dipende dalla capacità della regione di promuovere i vaccini e dalle scelte dei singoli – ha sottolineato Giarratano -. Cioè se la popolazione dai 50 ai 90 anni non si vaccina, o non ritiene di doversi vaccinare, è chiaro che potremmo trovarci in difficoltà. In questo modo sono i singoli che possono decidere il futuro anche delle riaperture”. Sulla questione varianti e miglioramenti a seguito dei vaccini, Giarratano non ha dubbi: “Molti sostengono che sia un dato epidemiologico, invece è molto importante analizzare anche per noi clinici, per capire se queste varianti possono determinare una diversa risposta nei soggetti”, afferma.
“Di recente – continua Giarratano all’Italpress – un soggetto 83enne oncologico, che nel passato probabilmente non sarebbe sopravvissuto nonostante il ricovero in terapia intensiva, ha contratto il virus nella sua variante brasiliana in una fase in cui aveva iniziato la vaccinazione ma non l’aveva ancora completata. Il soggetto nonostante ciò è sopravvissuto, questo significa che anche se la variante può contagiare un soggetto che ha effettuato la vaccinazione non ne determina il decesso”. Infine sui grandi passi in avanti fatti più in generale dal sistema sanitario, Giarratano ha concluso: “La Sicilia dal punto di vista sanitario è cresciuta – ha ammesso -. L’input lo sta dando una manovra molto importante che sta portando avanti questo governo regionale di cui alcune volte si parla ma non con la dovuta e necessaria importanza. Tutta l’area critica e dell’emergenza, cioè le terapie intensive, non servono al covid, cioè sono servite al covid, ma servono per dare qualità al sistema sanitario”.
“Il progetto che la regione sta portando avanti di costruire e migliorare il tutto sotto il profilo strutturale e tecnologico, con l’ingegnere D’Urso e con una rapidità che non abbiamo mai riscontrato nel passato, è molto importante. Questo, insieme al concorso per anestesisti e rianimatori, di cui il Policlinico di Palermo è il capofila, completa il quadro. Questi due elementi ci porteranno, subito dopo l’estate, ad avere un sistema sanitario rinnovato e pronto a recuperare anche quello che fino ad oggi si è perso, perchè – ha concluso Giarratano – non va dimenticato che il covid ha rallentato l’offerta sanitaria non-covid”.
(ITALPRESS).

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