Ridotta in appello la condanna ad un agirino, accusato di maltrattamenti nei confronti della compagna incinta

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La Corte d’Appello di Caltanissetta ha ridotto ad un anno, nove mesi e dieci giorni di reclusione la pena inflitta ad un uomo di Agira, accusato di maltrattamenti nei confronti della compagna convivente. La pena è stata sospesa. L’uomo era difeso dall’avvocato Filippo Giacobbe.

Nel mese di giugno 2019, in primo grado, il Tribunale di Enna aveva inflitto all’uomo la condanna a due anni ed otto mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali.

I fatti di cui l’imputato è accusato risalgono all’anno 2018. L’uomo colpiva la compagna con calci, schiaffi e pugni, anche durante la gravidanza della donna. La minacciava di morte e la insultava davanti al figlio minore. L’uomo riteneva che il figlio che aspettava la compagna non fosse suo, ma dl fratello.

Una seconda ipotesi di reato per l’agirino è stata oggetto di assoluzione durante il primo grado di giudizio. Infatti, l’uomo era accusato, dopo aver malmenato la compagna al quinto mese di gestazione, di aver cosparso di alcol la sua abitazione, affermando di voler bruciare tutto per provocare l’interruzione della gravidanza.

La riduzione della pena di undici mesi ha comportato l’applicazione della sospensione condizionale della pena.

 


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