Rinviata l’assemblea ATI sulla tariffa idrica 2024-2029: i Comitati Cittadini Ennesi sollevano interrogativi sulla gestione

Comitati cittadini ennesi
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In data 21 marzo 2025 si è tenuta l’Assemblea dell’ATI (Assemblea Territoriale Idrica) per discutere la tariffa idrica per il periodo 2024-2029, con un esito che ha portato al rinvio della decisione finale a martedì 25 marzo. I Comitati Cittadini Ennesi, presenti grazie all’intervento del presidente dell’ATI e di alcuni sindaci, hanno rilasciato un comunicato evidenziando diverse criticità emerse durante la riunione.

Secondo quanto riportato, l’Assemblea dei Sindaci ha optato per rinviare la discussione per valutare una proposta che prevede la determinazione della tariffa escludendo gli investimenti non necessari e non obbligatori, principalmente relativi al rifacimento delle reti idriche in diversi Comuni.

Durante l’incontro, gli esperti nominati dall’ATI avevano presentato diverse proposte, tra cui una che prevedeva una riduzione del 20% degli investimenti non obbligatori a carico della tariffa. Tuttavia, alcuni sindaci hanno fatto notare che tale proposta non corrispondeva a quanto precedentemente deliberato.

I Comitati sollevano interrogativi su questo aspetto: perché la proposta originaria dei sindaci non è stata elaborata dagli esperti? E perché si è atteso fino al 21 marzo per richiedere l’elaborazione di quanto già deliberato in precedenza?

Un altro punto critico evidenziato riguarda i tempi: il gestore ha presentato il piano necessario per l’elaborazione della tariffa solo a fine dicembre 2024, ben otto mesi dopo la scadenza prevista. I Comitati chiedono chiarimenti sulle ragioni di questo ritardo e sulle azioni intraprese dall’ATI per sollecitare il gestore.

La proposta che sembra emergere dall’assemblea prevede una riduzione della tariffa del 5% rispetto a quella del 2023, contrapposta all’aumento del 7% richiesto dal gestore. I Comitati si riservano di entrare nel merito dopo l’approvazione definitiva, definendo sarcasticamente questi risparmi come “elemosina”.

In chiusura, viene riportata l’osservazione di un sindaco che, dopo vent’anni e investimenti per oltre cento milioni di euro nel rifacimento delle reti idriche, la tariffa non è diminuita. I Comitati si interrogano se questo rappresenti una coincidenza o piuttosto la dimostrazione del fallimento della privatizzazione dell’acqua, tema che promettono di approfondire nei prossimi giorni.



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