Salvo La Porta, “Il sindaco Barbera? Il miglior sindaco del dopoguerra…dopo di me, ovviamente! Esiste ancora una destra?”

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Quando si dice il caso. Ci eravamo fermati per una granita a Letojanni in piazza e chi ti incontriamo?  Salvo La Porta, “ il Sindaco di Leonforte” ed esponente storico della destra ennese.

E’ inutile dire che la granita ce la offre lui, a dispetto della sua proverbiale parsimonia. Una granita di gelsi ad un tavolo sulla piazza, antistante il Palazzo Durante.

Di cosa si può parlare con lui….”Il sindaco di Leonforte Barbera è il migliore sindaco del dopoguerra (ovviamente dopo di me) ride“.

Purtroppo, però, deve fare i conti con una macchina burocratica molto volenterosa, ma che si muove con estrema difficoltà. Molti posti sono vuoti e lo stesso ufficio tecnico ha un organico molto ridotto, che non può contare sul coordinamento costante di un dirigente.”

Gli chiediamo dei malesseri della gente, “la gente non sempre è obiettiva e molti si aspettano dai sindaci quello che non si può…ma non vi accorgete che i nostri paesi sono ormai abitati da vecchi e bambini? Da noi si amministra la miseria…ma sono sicuro che nei due anni a venire il Sindaco e i suoi collaboratori sapranno sfruttare le opportunità che l’ Europa ci offre.”

Ci invita ad accompagnarlo sulla terrazza della sua camera, che si affaccia sul mare. Passiamo dalla cappella interna… si muove come se fosse a casa sua.

Un suo ritorno alla politica attiva? “ Il mio tempo è scaduto”  mostra il bastone, “per collocarmi dove, poi?  Fratelli d’Italia? Immaginate per un po’ se, come vorrebbe la zarina, si votasse il Presidente della Repubblica per elezione diretta….richieremmo di eleggere Chiara Ferragni! E, inoltre, avete sentito le ultime dichiarazioni circa la possibile elezione di Draghi alla suprema carica dello Stato?  Noi lo votiamo, dicono, purchè ci assicuri che dopo l’elezione si vada a votare. Cose da pazzi…ma quello più pazzo di tutti sapete chi è? Miccichè…. andate a leggere l’intervista pubblicata ieri sul Giornale di Sicilia. Pazzu è….attaccatilu, ca pazzu è!” e ride, ride..”

Allora? “Allora ci vediamo a Milocca” ci dice rimandandoci ai suoi racconti settimanali su Enna – Ora.

A Milocca? Chiediamo. “Si un’ultima, tenera dichiarazione d’amore al popolo leonfortese. Nessuna pretesa letteraria”, ribatte lui, con gli occhi lucidi, mentre ci accompagna.

 


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