Si è celebrato a Enna il 208° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri

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Si è tenuta nel cuore di Enna, presso il Belvedere del centro storico, la celebrazione del 208° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Alla presenza dei vertici istituzionali civili, militari, politici e religiosi il comandante provinciale di Enna, colonnello Angelo Franchi, ha passato in rassegna un reparto articolato in un plotone di militari in grande uniforme storica, in uno composto dai comandanti di stazione e da uno formato da militari appartenenti alle varie specialità dell’Arma, Squadrone Eliportato Cacciatori, Nucleo Antisofisticazioni, Nucleo Ispettorato Lavoro, Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, Nucleo Operativo Ecologico.

Il colonnello Franchi durante la sua allocuzione ha inteso sottolineare la presenza dell’Arma dei carabinieri sul territorio provinciale anche grazie alle articolazioni investigative e di specialità, tra questi in particolare quelle forestali. Ha quindi posto l’accento su fenomeni criminali importanti quali quelli riconducibili al cd “codice rosso” su cui il Comando provinciale pone la massima attenzione.

Nel corso della manifestazione sono stati consegnati riconoscimenti a numerosi militari che si sono distinti in attività di servizio e tra questi quelli che hanno preso parte alle operazioni di servizio di contrasto alla criminalità organizzata “Ultra” e “Perieci”. Hanno ricevuto note di compiacimento il lgt. Rosario Alessandro, comandante Stazione Carabinieri di Barrafranca, i lgt. c.s. Luca Paolo Giovanni Maria Basilotta, lgt. Fabio Russo, mar. Salvatore Bongiovanni, brig. ca. q.s. Salvatore Dragotta, brig. Mario Niffeci, addetti al Nucleo Investigativo Comando Provinciale di Enna, il lgt. Gaetano Ortoleva, mar. ca. Mauro Scimonelli, brig. Antonio Mazzurco, v. brig. Giampiero Cannizzaro, v. brig. Renzo Brualetto, v. brig. Giacinto Paolo Lattuca, addetti Nucleo Operativo e Radiomobile di Piazza Armerina, il mar. ord. Giancarlo Amabiletti, addetto alla Stazione di Barrafranca, il mar. magg. Claudio Gabrovic, comandante della Stazione di Villarosa, il lgt. Nicola Parente, mar. ca. Alessio Sirni, brig. ca. Luigi Ingrosso, brig. Nazareno De Donno, addetti alla Aliquota Operativa della Compagnia di Nicosia, il mar. ord. Enrico Erminio Cardillo, mar. Nicla Anna Rigogolo, v. brig. Elpidio Antonio Martucci, comandante e addetti alla Stazione di Gagliano Castelferrato, il lgt. c. s. Massimiliano Andolina e app. sc. q. s. Santo Calzetta del Nucleo Investigativo del comando provinciale e il mar. ca. Giuseppe Rampello già addetto al Nucleo Investigativo Comando Provinciale di Enna.

Allocuzione del comandante provinciale di Enna, col. Angelo Franchi

“Oggi è per noi Carabinieri una ricorrenza speciale, è il giorno in cui festeggiamo il nostro 208° annuale di fondazione, circondati dall’affettuosa vicinanza di quanti, tra autorità politiche, civili, religiose, militari, amici e nostri familiari, hanno voluto onorarci della loro gradita presenza.

Un ringraziamento particolare al Sindaco di Enna, Avv. Maurizio Dipietro, che ha concesso la fruizione di questa bellissima piazza, dalla quale possiamo ammirare uno splendido paesaggio ennese, su Calascibetta, Leonforte ed Assoro, così come ringrazio tutti i Sindaci degli altri 19 Comuni della provincia, in ognuno dei quali è ubicato un Comando Stazione Carabinieri e che hanno visivamente contribuito alla “coreografia” dell’evento rendendo disponibili i loro Gonfaloni tutti qui presenti.

L’Arma, che vive tra la gente, ne condivide le apprensioni, ma ne coglie anche i desideri più positivi. Tra tutti, l’aspirazione alla coesione sociale, e credo che ciò che abbiamo ora davanti agli occhi possa ben rappresentare questo concetto. Quest’anno, infatti, abbiamo finalmente la possibilità di celebrare regolarmente la Festa dell’Arma riappropriandoci di quegli spazi che la pandemia ci aveva tolto.

Qui davanti a voi è schierata una Compagnia di formazione, articolata su tre plotoni, in rappresentanza dei Reparti dell’Arma che operano nel territorio di questa Provincia:

  • il primo, è composto da personale in Grande Uniforme Speciale, ovvero l’Uniforme storica dell’Arma dei Carabinieri che sin dalle sue origini caratterizza il personale della Benemerita, soprattutto nella irrinunciabile militarità, quale status, che è anche un sentimento di appartenenza, che unisce tutti i Carabinieri nella convinta adesione al servizio dei cittadini, con dedizione e responsabilità. E parlando di uniforme storica, proprio la storia ci ricorda che nel 1860, nel periodo in cui si stava concludendo il processo di unificazione della Patria, fu istituito il Corpo dei Carabinieri Reali di Sicilia. Nacque così il Comando della Legione Carabinieri di Palermo che vedeva nel nostro territorio l’insediamento dei primi avamposti dell’Arma a Piazza Armerina, Castrogiovanni (Enna), Aidone, Pietraperzia, Barrafranca, Calascibetta, Villarosa e Valguarnera, con un organico complessivo di 63 militari, oggi diventati più di 300 e presenti in tutti i Comuni della Provincia (ventuno Stazioni su venti Comuni) con le nostre Stazioni;
  • il secondo plotone è formato proprio dai Comandanti di Stazione. La puntiforme dislocazione sul territorio di questi reparti, che costituiscono un efficace strumento operativo di aderenza, consente di realizzare quel rapporto di conoscenza – diretta e reciproca – fra cittadino e Carabiniere, fra Stato e comunità, ove capacità operative e sensibilità umana svolgono un’insostituibile funzione di rassicurazione sociale, accanto ai Sindaci, punti di riferimento altrettanto preziosi per i cittadini. Le Stazioni, nate ben oltre 2 secoli fa, si confermano anche oggi quali insostituibili presidi di legalità e capisaldi terminali della rete di protezione sociale intervenendo direttamente in favore della popolazione. Questi presidi dell’Arma materializzano la funzione di “primo soccorritore” del cittadino; sono il primo anello operativo, antecedente all’intervento degli organi investigativi e di supporto superiori. Ciò è accaduto nel tristissimo e drammatico periodo caratterizzato dalla pandemia, che ha duramente colpito la nostra Nazione, dove i Comandi Stazione hanno garantito ancora una volta, oltre i servizi di controllo del territorio, il supporto alle persone che si sono trovate in difficoltà, portando aiuti concreti a chi ne aveva bisogno, come il ritiro e la consegna di farmaci, la distribuzione di generi di prima necessità, finanche il ritiro delle pensioni. Allo stesso modo accade in caso di intervento per “codice rosso”, quando si verificano episodi di violenza in danno di soggetti vulnerabili in ambito familiare/domestico e operano a fianco delle associazioni antiviolenza, o per intercettare episodi estorsivi, anche con la preziosa e imprescindibile collaborazione delle associazioni anti-raket. A tal proposito desidero ringraziare i rappresentati delle predette associazioni per la loro presenza qui oggi: i Carabinieri sono e saranno sempre al fianco delle vittime;
  • infine, il terzo plotone, “misto di specialità”, nel quale sono raggruppate tutte le componenti dell’Arma operanti in provincia: i “Cacciatori di Sicilia”, per il pattugliamento delle campagne; i reparti di O.P., che ci supportano nelle principali manifestazioni; infine i reparti speciali, dedicati alla tutela Forestale, alla tutela della Salute, alla tutela dell’Ambiente, alla tutela del Patrimonio Culturale, e alla tutela dei Lavoratori, e il cui operato, a fianco di quello della linea territoriale, ha consentito all’Arma di assicurare la propria mission, ovvero la tutela della sicurezza del cittadino nell’esercizio dei suoi diritti e libertà fondamentali.

Volendo, quindi, tracciare un sintetico bilancio dell’anno trascorso, desidero sottolineare l’impiego cumulativo di oltre 31.000 pattuglie, dedicate quotidianamente al controllo del territorio e che hanno compiuto oltre 1.600 interventi in favore dei cittadini, nonché il deferimento di oltre 1.200 individui e, fra le decine di arresti, mi permetto di ricordare quelli di:

  • 5 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di 2 omicidi;
  • 3 persone, per aver appiccato 2 incendi boschivi.

A tal proposito, desidero sottolineare la funzione di prossimità ambientale dell’Arma, assicurata, in questa provincia, dalla quotidiana attività svolta dai presidi dislocati in tutta la giurisdizione e dal prezioso e qualificato supporto dei Carabinieri forestali del Centro Anticrimine Natura.

Per i risultati raggiunti, desidero esprimere la mia particolare gratitudine:

  • a Sua Eccellenza il Prefetto di Enna, Dottoressa Matilde Pirrera, che ringrazio, oltre che per l’immancabile presenza, anche per l’entusiasmo e la vicinanza con cui segue ogni aspetto della nostra attività Istituzionale, nonché per l’equilibrata ed incisiva azione di coordinamento ed indirizzo a favore delle Forze di polizia e quindi il mio pensiero al Questore di Enna, Dottor Corrado Basile, e al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Alessandro Luchini, con i quali intercorrono rapporti di sincera stima, amicizia e proficua collaborazione;
  • come sono grato al Procuratore della Repubblica di Enna, Dottor Massimo Palmeri, ed ai suoi Sostituti Procuratori, nonché ai Magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta per l’importante funzione di guida – certa e sicura – che ci ha consentito di lavorare con serenità e fermezza;
  • un ringraziamento anche a tutti i responsabili delle altre Istituzioni con i quali l’Arma ha, quotidianamente, operato in perfetta sinergia con il fine comune di raggiungere l’interesse esclusivo della collettività.

Voglio rivolgere, inoltre, un cordiale saluto a tutti i Carabinieri non più in servizio attivo delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri della provincia, qui presenti oggi assieme ai rappresentanti delle analoghe associazioni delle altre Forze di Polizia e delle Associazioni combattentistiche e d’arma.

Il mio pensiero, infine, non può non essere rivolto ai militari del Comando Provinciale di Enna, che nel tempo sono Caduti nell’adempimento del proprio dovere, il cui estremo sacrificio ci guida e illumina; consentitemi di citare, in particolare, l’App. Silvano Franzolin, il Car. Sc. Luigi Di Barca e il Car. Salvatore Raiti, tutti insigniti di Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria”, trucidati a Palermo, nella c.d. Strage della Circonvallazione – insieme all’autista del veicolo sul quale viaggiavano, signor Giuseppe Di Lavore – e il cui 40° anniversario della morte ricadrà il prossimo 16 giugno [silenzio].

Ai cittadini di Enna, che vedo presenti così numerosi, il mio ringraziamento per l’affetto e la stima che ogni giorno ci dimostrano.

A voi, Carabinieri del Comando Provinciale di Enna, la mia gratitudine per l’elevato senso del dovere, la generosa abnegazione e la professionalità che riponete nel servire ogni giorno la collettività, lontano dai riflettori mediatici e con un lavoro spesso complesso e gravoso; ai vostri familiari, che vi sostengono e che con voi condividono i disagi legati alla nostra professione, la mia più sincera riconoscenza.

Concludo esortandovi a continuare su questa linea, con l’unico obiettivo di assicurare la pacifica convivenza delle comunità affidate alla nostra tutela, facendoci tutti garanti della difesa dei deboli, profondendo ogni sforzo per aiutare il prossimo e contrastando con vigore e fermezza ogni forma di illegalità.

Viva l’Arma dei Carabinieri! Viva l’Italia!

Grazie“.


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