Si è svolta a Nicosia l’assemblea sindacale dei lavoratori dei cantieri di servizio ex reddito minimo – VIDEO

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L’aula consiliare del Comune di Nicosia ha ospitato la seconda assemblea sindacale dei lavoratori dei cantieri di servizio, gli ex reddito minimo. La prima assemblea si era svolta a Caltanissetta. Anche in questa occasione non si è presentato l’assessore regionale alla Famiglia, Antonio Scavone.

A Nicosia l’assemblea è stata organizzata dal sindacato Snalv, che da sempre ha seguito questa vicenda, con la presenza dei sindacalisti Carmelo Olivieri e Manuel Bonaffini, erano presenti oltre i lavoratori dei cantieri locali anche i rappresentanti ex reddito minimo di alcuni Comuni della provincia.

Il sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli, non si è limitato ai saluti istituzionali, ma si è impegnato ad organizzare un incontro tra l’assessore regionale Scavone ed i sindaci delle province di Enna e Caltanissetta che hanno in carico nella propria pianta organica comunale questa categoria di lavoratori.

Il sindacalista della Snalv, Manuel Bonafini, ha annunciato per il mese di luglio una manifestazione permanente a Palermo dei lavoratori delle due province di Caltanissetta ed Enna. Sarà necessaria una presenza massiccia non solo dei circa 900 lavoratori dei cantieri di servizi, ma anche degli amministratori locali che diano una spinta alle richieste fatte dai sindacati in questi mesi.

Carmelo Olivieri, sindacalista Snalv, ha ricordato la storia di questa categoria di lavoratori, nata nel 1997 per le province di Enna e Caltanissetta, nel 2005 la categoria subì una riforma e da allora la situazione complessiva dei circa 900 lavoratori si è cristallizzata. Il sindacato ed i percettori del sussidio chiedono l’adeguamento del salario con ai valori Istat rimasto fermo a circa 270 euro mensili. Va risolto soprattutto il problema che se il familiare a carico del lavoratore ex rmi percepisce un reddito, questo viene detratto dal contributo previsto dal progetto del cantiere di servizio, un’anomalia che incrementa il lavoro in nero dei familiari di coloro che percepiscono il sussidio. Inoltre, si chiede alla Regione la puntualità nei pagamenti, essendo categorie di persone senza altre entrate è necessario che vengano pagati puntualmente.

 

 


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