Legambiente Enna esprime tutta la sua solidarietà alle popolazioni dei comuni dell’ennese, Cerami, Gagliano, Nicosia, Sperlinga e Troina, definiti “ancipadipendenti” che praticamente da oggi sono del tutto a secco a causa della situazione dell’invaso Ancipa.
Dopo la tensione dell’incontro della delegazione dei sindaci con la Protezione Civile siciliana sembrava tutto fosse andato verso un uso esclusivo delle pochissime risorse residue per i comuni del nord della provincia, coì non è stato, Siciliacque continua a operare come se a nulla valesse il grido di rabbia e disperazione delle popolazioni rimaste senza speranza alcuna di accesso al bene più prezioso.
Legambiente stigmatizza, inoltre, ogni reazione tesa a scaricare le enormi responsabilità del governo regionale e di Siciliacque sull’azione dei sindaci stessi.
L’associazione ambientalista ricorda a tutti, che se fosse stato dato un minimo di peso agli allarmi che proprio Legambiente aveva avuto modo di lanciare già nel febbraio dell’anno corrente, chiedendo di addivenire a razionamenti organizzati, oggi non avremmo depauperato le risorse e non saremmo dinanzi ad una tragica negazione dei diritti fondamentali.
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