Sostituzione caldaia, ecco quali sono gli elementi da valutare

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Di sicuro è impossibile riuscire con certezza a preventivamente sapere quanto può essere la durata di una caldaia, eppure il suo ciclo vitale si caratterizza per essere pari a circa 10-15 anni. Si tratta di una tempistica chiaramente che può variare notevolmente, visto che potrebbe essere necessario cambiarla anche in precedenza.

Sul web ci sono numerose piattaforme che offrono la possibilità di richiedere dei preventivi immediati, totalmente gratuiti e senza alcun impegno. Uno dei migliori portali da questo punto di vista è certamente preventivone.it, che permette agli utenti di inserire in via del tutto gratuita la propria richiesta, spiegando nei dettagli di che tipo di lavoro si ha bisogno. Successivamente, saranno le imprese a contattare gli stessi utenti in via del tutto gratuita, in modo tale da effettuare un sopralluogo e poi proporre un preventivo adeguato. Infine, l’utente potrà decidere il miglior preventivo per le proprie esigenze, anche economiche ovviamente, senza dover rispettare alcun tipo di vincolo, inserendo poi opinione e recensione dell’impresa che ha portato a termine il lavoro.

Perché bisogna cambiare una caldaia vecchia?

La prima ragione per cui può diventare una necessità la sostituzione della caldaia è direttamente correlata alla sua incidenza a livello di consumi e, naturalmente, di costi in bolletta. Una caldaia che ha già sulle spalle diversi anni e non è a condensazione, presenta un livello di efficienza molto più basso in confronto ad un modello di nuova generazione.

Progressivamente, questa perdita di efficacia comporta un correlato incremento dei costi legati al riscaldamento, pari all’incirca al 30% in confronto ad un modello a condensazione. Un altro fattore che può portare alla sostituzione della caldaia è senz’altro quello legato alla sicurezza. infatti, le vecchie caldaie sono più facilmente oggetto di problematiche come perdite di gas, oppure anche esalazioni di monossido di carbonio. Inoltre, il fatto di avere un modello piuttosto vecchio, comporta una caldaia che produce un notevole rumore, oppure si dimostra eccessivamente lenta nel provvedere al riscaldamento dell’acqua.

La convenienza di una caldaia a condensazione

A partire dal settembre del 2015, la normativa a livello europeo prevede di poter produrre solo ed esclusivamente delle caldaie che funzionano a condensazione. Un modello che riesce a ridurre notevolmente i consumi di energia e che, per poter funzionare, va a sfruttare pure il calore latente relativo alla combustione.

Nelle caldaie a condensazione, i fumi che caratterizzano il processo di combustione, che all’interno di una vecchia caldaia a metano vengono, in pratica, diffusi in atmosfera insieme al calore che viene prodotto, vengono dirottati all’interno di uno specifico sistema, detto scambiatore di calore, in cui diventano condensa, si raffreddano e, a loro volta, diffondono altro calore residuo.

Di conseguenza, ecco che tutti gli interventi di sostituzione delle vecchie caldaie a metano devono, per forza di cose, comportare l’installazione di una caldaia a condensazione. I vantaggi sono diversi: si risparmia energia sfruttando il calore latente, la sostenibilità nei confronti dell’ambiente aumenta, diminuisce anche il rischio di incendio, senza dimenticare pure un livello più alto di versatilità e di adattamento rispetto a ogni tipo di impianto di riscaldamento.

 


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